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Bilancio Ue: von der Leyen, negoziati non saranno semplici

Bilancio Ue: von der Leyen, negoziati non saranno semplici

Eurocamera, bilancio Ue è strumento per il futuro dell'Europa

12 febbraio 2020, 17:25

Redazione ANSA

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Bilancio Ue: von der Leyen, negoziati non saranno semplici © ANSA/EPA

STRASBURGO - "Il Consiglio straordinario sul bilancio europeo che si terrà la prossima settimana è un momento importante per l'Europa, la posizione di partenza è in linea di principio positiva, abbiamo degli obiettivi politici ambiziosi, il tempo corre e se il bilancio non verrà approvato l'anno prossimo non saremo in grado di avviare il lavoro sulle nuove priorità finanziandole con il nuovo bilancio". Così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo alla Plenaria del Parlamento Ue al dibattito sulla preparazione del Consiglio straordinario del 20 febbraio sul bilancio europeo pluriennale. Von der Leyen ha precisato che non accetterà "nessun risultato che non garantisca che almeno il 25% del bilancio serva per la lotta a cambiamenti climatici", prevedendo che "i negoziati non saranno semplici".

"E' arrivato il momento di decidere e di trovare un giusto equilibrio fra nuove e vecchie priorità - ha aggiunto von der Leyen -. Ci sono molti paesi membri che difendono la politica di coesione e molti che difendono la politica agricola comune, e giustamente lo fanno, ma mi auguro di vedere la stessa dedizione nella difesa delle nostre nuove priorità".

La presidente ha poi chiesto che con il bilancio si investa "nelle start up digitali, per sfruttare il potenziare della intelligenza artificiale, per ancorare la posizione dell'Ue in quanto leader nella ricerca, per fornire ai giovani un futuro migliore, per affrontare le cause della migrazione alla radice, per mostrare la nostra solidarietà sulle catastrofi naturali e per costruire un'Europa della sicurezza e della difesa, ma soprattutto abbiamo bisogno di un bilancio che agisca contro i cambiamenti climatici, per noi è una sfida, ma noi la possiamo trasformare in una opportunità". 

Il bilancio pluriennale europeo "è la partita più importante di inizio legislatura, sono felice di sostenere una ipotesi ambiziosa del bilancio pluriennale, ambiziosa perché riguarda il finanziamento delle sfide che la nuova Commissione ha proposto al parlamento e il ri-finanziamento dei programmi di maggior successo dell'Ue senza i quali non sarebbe consentito all'Unione di sviluppare crescita e uguaglianza". Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

"Siamo in attesa di aspettare le proposte del presidente del Consiglio europeo Michel, annunciate per il fine di questa settimana - ha aggiunto -. Ci teniamo a dire che una accordo in Consiglio è molto importante ma se non sarà coincidente con le ambizioni del Pe, il parlamento europeo è determinato ad andare fino in fondo".

Al dibattito è intevenuta anche la ministra croata Nikolina Brnjac che ha detto:"Entriamo in una fase decisiva dopo le discussioni di dicembre, la presidenza croata sostiene pienamente l'idea di trovare un accordo rapidamente, non sarà facile ci sono divari tra molti campi".  La Croazia ha attualmente la presidenza semestrale dell'Ue. La ministra ha annunciato che la proposta del presidente del Consiglio europeo Charles Michel arriverà in vista del Consiglio affari generali, dunque entro il 17 febbraio.

Il Parlamento europeo darà il suo consenso solo a un bilancio di lungo termine che soddisfi le ambizioni dell'Unione Europea, poiché parlare di bilancio significa parlare del futuro dell'Ue. Così ha affermato la maggioranza dei deputati, durante il dibattito. Il dibattito precede il Consiglio europeo speciale Ue del 20 febbraio, in cui gli Stati membri cercheranno di concordare una posizione comune appunto sul prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP).

La maggior parte dei deputati ha insistito sul fatto che un finanziamento sufficiente è fondamentale per realizzare le ambizioni comuni, come la lotta al cambiamento climatico, la trasformazione digitale ed ecologica, e affrontare le conseguenze sociali di quest'ultima, e continuare a sostenere le regioni, le città, gli agricoltori, i giovani, i ricercatori e gli imprenditori.

Attuare il Green Deal con un budget ridotto, ad esempio, significherebbe tagliare i fondi ad altri programmi Ue di successo. Alcuni deputati hanno poi affermato che alcune politiche dell'Ue devono essere valutate in modo più approfondito, e che è necessaria una maggiore disciplina di spesa. Infine, l'introduzione di nuove entrate ("Risorse proprie") per l'Ue e il collegamento del bilancio dell'Unione al rispetto dello stato di diritto nei singoli paesi sono altri temi fondamentali sollevati durante il dibattito.

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