STRASBURGO - "Sono persuaso che ci sia ancora molto da fare se entrambe le parti vogliono rilanciare dei negoziati credibili, e ci sarà bisogno di un sostegno dalla comunità internazionale e da questo punto di vista la presentazione di proposte concrete come quella degli Usa potrebbe essere di aiuto come volano per rilanciare il processo politico che è stato nell'impasse per troppo tempo". Così l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell riferendo alla plenaria del parlamento Ue sul piano Usa per il Medio Oriente. "Le proposte di due settimane fa però sfidano i parametri internazionali ed è difficile intravedere come questa iniziativa possa portare alla pacificazione di entrambe le parti", ha aggiunto Borrell.
"Per troppo tempo abbiamo osservato un conflitto che ha causato sofferenza indicibili a israeliani e palestinesi in egual misura, la situazione sta peggiorando sul terreno, con il terrorismo, l'espansione degli insediamenti e la fattibili della situazione dei due stati", ha esordito Borrell. "Ci vuole pace non un altro processo - ha aggiunto - noi come Ue siamo stati unico attore a chiedere un negoziato per una pace che preveda due stati sulla base di parametri internazionali e nel rispetto del diritto internazionale". L'Alto rappresentante ha poi precisato "che 25 stati su 27 sono d'accordo all'interno del consiglio, quindi non c'è una decisione unanime del Consiglio ed è per questo che parlo io come alto rappresentante". Borrell ha ricordato che la scorsa settimana è stato a Washington e ha potuto interloquire con le alte autorità di governo della amministrazione Usa. "Chiediamoci se questo piano fornisce una opportunità di progresso, abbiamo bisogno di sapere se queste proposte sono davvero flessibili e negoziabili, se si tratta di un punto di partenza o di arrivo", ha detto. "L'Ue, ha concluso, ha una posizione chiara, noi siamo pronti a lavorare con la comunità internazionale per rilanciare una procedura internazionale politica nel pieno rispetto del diritto internazionale e di entrambe le parti in causa".
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