ROMA - "Credo che la cena sia andata male per Donald Tusk, perché Tusk è andato male in questi giorni. Il presidente del Consiglio europeo "ha ammesso che la sua proposta non ha nessun consenso, tranne che per alcuni Paesi, che non si sono neanche spesi tanto per difenderla". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei, Sandro Gozi, a Radio Radicale, in merito alla cena di ieri sera a Bruxelles tra i leader Ue in cui si è parlato di immigrazione, riferendosi alle critiche di Tusk alle quote obbligatorie sulla gestione dei migranti. Tusk, ha aggiunto Gozi, "ha spiegato che il suo scetticismo sulle ricollocazioni e ridistribuzioni dei rifugiati è legato al fatto che questo è solo un punto della politica che l'Ue deve realizzare sull'immigrazione. Ma non avevamo bisogno dei suoi passi falsi per saperlo, perché questa è esattamente la posizione dell'Italia e, a parole, è diventata la posizione dell'Unione Europea".
Per il sottosegretario è invece "andato molto bene l'incontro con i Paesi Visegrad. Abbiamo raggiunto e superato l'obiettivo che ci eravamo prefissati, cioè di riempire di nuovo il fondo per la Libia. Puntavamo a 110 milioni di euro per le attività in corso, importanti ed urgenti. Siamo arrivati ad oltre 160 milioni. Obiettivo, dunque, pienamente raggiunto dal punto di vista finanziario e con l'accordo politico con i 4 Paesi di Visegrad. Stiamo lavorando per attuare finalmente in Libia e nel Sahel quella strategia di cui cominciammo a parlare, durante la presidenza maltese a La Valletta, lo scorso anno".
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