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Terrorismo: Ue vara piano per proteggere gli spazi pubblici

Terrorismo: Ue vara piano per proteggere gli spazi pubblici

100 milioni per città. Stretta a sostanze esplosive, accordi Paesi terzi

BRUXELLES, 19 ottobre 2017, 14:24

Redazione ANSA

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Terrorismo: Ue vara piano per proteggere gli spazi pubblici - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Dopo la lunga lista di attentati che ha colpito l'Europa, arriva il Piano d'azione Ue per la protezione degli spazi pubblici, che prevede da finanziamenti aggiuntivi di 100 milioni di euro per le città in prima linea alla scambio di buone pratiche sino a una maggiore cooperazione tra pubblico e privati.

 

Oltre a un'ulteriore stretta all'accesso alle sostanze utilizzate per fabbricare esplosivi e al finanziamento del terrorismo, misure sulla crittografia, un piano d'azione anche contro gli attacchi chimici o nucleari, un quadro per accordi con Paesi terzi come Marocco o Turchia sullo scambio dei dati personali con Europol. E' il nuovo pacchetto anti-terrorismo presentato dalla Commissione Ue. Perché anche se non c'è una lista di misure comuni antiterrorismo dato che la situazione "varia ampiamente da posto a posto" e "non si possono mettere barriere di cemento dappertutto perché distruggerebbero la natura delle città", ci sono comunque "diverse cose che l'Ue può fare per aiutare gli stati membri", ha sottolineato il commissario all'Unione della sicurezza Julian King.

 

Le nuove misure intervengono su una serie di fronti. Innanzitutto aiutare concretamente, con finanziamenti, le città europee che si trovano in prima linea a dover affrontare la minaccia degli attacchi a piazze, aree pedonali, concerti, eventi o stadi. Oltre ai 18,5 milioni a disposizione oggi per progetti transazionali, nel 2018 arriveranno 100 milioni di euro per le 'Azioni innovative urbane' per investire nella sicurezza cittadina. Secondo, favorire lo scambio di buone pratiche tra i 28 e le città e produrre per l'anno prossimo una guida. Terzo, migliorare la cooperazione sulla sicurezza tra le autorità pubbliche e i privati che gestiscono gli spazi pubblici, dalle stazioni ferroviarie alle sale da concerto. C'è anche l'aspetto delle minacce - per ora, sottolinea King, giudicate "basse" - di attacchi chimici, biologici o nucleari, su cui l'Ue presenta ugualmente un Piano d'azione per assicurare prevenzione e preparazione tra i vari attori coinvolti facendo capo a Europol.

 

Si guarda poi alle misure per rendere la vita più difficile ai terroristi: nuova stretta sull'accesso ai precursori chimici per fabbricare le bombe, sostegno tecnico per le forze dell'ordine per operare sui messaggi crittografati delle chat usati dai terroristi, eliminazione degli ostacoli per accedere ai dati sulle transazioni finanziarie dei terrorristi negli stati membri. Infine, la dimensione esterna della lotta al terrorismo: proposta di accordi di cooperazione tra Europol e Marocco, Turchia, Tunisia, Algeria, Egitto, Libano, Israele e Giordania sullo scambio dei dati personali, e una nuova intesa con il Canada sul Pnr, ovvero la registrazione e lo scambio dei dati dei passeggeri.

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