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Visco, Italia non è bomba a orologeria per sofferenze

Visco, Italia non è bomba a orologeria per sofferenze

Problemi banche italiane per azioni fraudolente

11 aprile 2017, 19:38

Redazione ANSA

ANSACheck

Governatore Banca d 'Italia Visco al Parlamento europeo - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - "Non si può parlare di una bomba a orologeria per qualcosa che vale meno dell'1% del pil del paese": lo ha detto il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco parlando alla commissione economica del Parlamento Ue, a proposito dei crediti deteriorati nelle banche italiane. "Abbiamo un complesso di sofferenze di circa 80 miliardi ma stanno per la maggior in banche grandi, Intesa, Unicredit, Ubi e per una parte più piccola in quelle in difficoltà come Mps, le venete, dove abbiamo un complesso di sofferenze di 20 miliardi", ha spiegato.

 

"Nel tempo, una crisi economica di queste proporzioni non poteva non colpire le banche italiane" e "all'origine delle difficoltà delle banche abbiamo anche riscontrato decisioni aziendali viziate da comportamenti fraudolenti e scelte imprudenti nell'allocazione del credito", "Una combinazione di fattori potenzialmente devastante. "Tuttavia, i danni al sistema bancario si sono concentrati in pochi, ben identificati, intermediari, che sono stati e sono tuttora oggetto di un'azione di vigilanza intensa": lo ha detto il governatore della Banca d'Italia Visco al Parlamento Ue.

 

"L'inflazione rimane molto bassa, inferiore all'1%, ed è prevista riportarsi solo gradualmente, di pari passo con il progressivo incremento della capacità produttiva utilizzata, su valori coerenti con la stabilità dei prezzi", perciò è "estremamente importante" che la Bce "preservi condizioni di finanziamento molto favorevoli" e la revisione del QE "non è al momento giustificata", ha detto Visco.

 

"La politica monetaria è riuscita a scongiurare il rischio di una trappola deflattiva ma non può, da sola, garantire una durevole ripresa economica", quindi "devono contribuire misure di bilancio coerenti con le condizioni cicliche e con la posizione patrimoniale di ciascun paese" e, perché la crescita sia sostenibile nel tempo, servono riforme per promuovere "l'innovazione e innalzare la qualità del capitale umano": lo ha detto il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco parlando alla commissione economica del Parlamento Ue.

 

"Abbiamo fatto un'Unione bancaria in un tempo rapido, un anno, quando quella monetaria si è fatta in un tempo lungo, quindi c'è un certo affanno nel mettere tutti gli strumenti insieme" e mentre dal lato vigilanza "siamo avanzati", nella fase di risanamento, in cui si affrontano le crisi, "c'è più difficoltà e quindi stiamo affrontando una situazione nuova": lo ha detto il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco parlando alla commissione economica del Parlamento Ue. Visco ha spiegato che la cosa vale per varie banche, le piccole quattro nel 2015 "che hanno poi creato molta turbolenza nel mercato e nell'opinione pubblica, e la stessa cosa vale per Mps e le venete".

 

L'attuale rapporto tra tutte le autorità europee, DG comp, Bce, è "molto importante" e "sono fiducioso che un progresso, senza costi elevati, possa portare al risanamento delle banche (italiane, ndr) e rimetterle sul mercato ridando fiducia ai correntisti", ha aggiunto Visco. 

 

In Italia "il ritmo della ripresa è lento, inferiore a quello delle altre maggiori economie dell'area dell'euro, la domanda interna sta beneficiando di condizioni monetarie e finanziarie favorevoli, come pure di una politica di bilancio moderatamente espansiva", ha detto il il governatore della Banca d'Italia. Visco ha ricordato che le previsioni più recenti "indicano un ulteriore moderato rafforzamento della crescita del prodotto", ma "come per il complesso dell'area, le prospettive dell'economia italiana sono soggette a rischi, legati soprattutto a fattori geopolitici globali". "Da diversi anni ormai l'Italia ha intrapreso un complesso percorso di riforma - ha aggiunto - i cambiamenti hanno iniziato a dare i loro frutti. L'impegno per modernizzare il Paese deve proseguire"

 

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