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Nasce museo virtuale storia europea creato dai cittadini

Nasce museo virtuale storia europea creato dai cittadini

Progetto 'My house of european history' online dal 9/5

ROMA, 03 aprile 2017, 17:03

Redazione ANSA

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Nasce museo virtuale storia europea creato dai cittadini - RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - "My house of European history", un museo virtuale sulla storia europea realizzato dai cittadini e per i cittadini. L'iniziativa è stata presentata alla Sala degli Orazi e Curiazi del Campidoglio, dove furono firmati 60 anni fa i Trattati di Roma, e ha l'obiettivo di creare uno spazio dove raccontare l'Europa dei cittadini con foto, video, filmati e testimonianze da raccogliere in un museo virtuale. Nel corso dell'evento più ampio dal titolo "Back to citizens", circa 200 studenti di tutta Italia hanno simulato una sessione plenaria del Parlamento europeo, e alcune scuole sono state premiate nell'ambito del programma "Scuola ambasciatrice del Parlamento europeo".

 

La giornata è stata introdotta dal saluto di Marcello De Vito, presidente dell'Assemblea capitolina. "L'auspicio è che questa giornata sia da stimolo per riscoprire i principi della comunità europea", ha dichiarato. Il progetto presentato oggi "sarà lanciato ufficialmente il 4 maggio e dal 9 maggio sarà disponibile ai 520 milioni di cittadini europei", ha spiegato Gian Paolo Meneghini, direttore dell'Ufficio d'Informazione del Parlamento europeo in Italia. "Da Roma è stato lanciato un sogno che è diventato un work in progress al quale dobbiamo ancora contribuire molto", ha aggiunto.

 

L'evento ha visto la partecipazione di Klaus Welle, segretario generale del Parlamento europeo. "Dobbiamo ricordare ciò che abbiamo fatto in passato: razzismo, fascismo, stalinismo, nazionalismo, colonialismo. Cose fatte da noi, nei nostri stessi Paesi, causando milioni di morti", ha dichiarato, ma "l'Europa è quella parte di mondo che è sempre riuscita a non consentire potere assoluto, i popoli hanno resistito". My house of european history "si adatta a tutto questo: tutti i cittadini sono invitati a costruire e ricostruire una nazione di nazioni".

 

I cittadini potranno caricare sul sito il racconto degli eventi della storia europea secondo il loro vissuto personale. "In questa sala 60 anni fa non avvenne solo un fatto di cronaca", ha spiegato David Maria Sassoli, vicepresidente del Parlamento europeo. "Abbiamo fatto la storia realizzato qualcosa di cui essere orgogliosi". Il modo per contare nel mondo è "presentarsi con una voce sola" e il progetto My house of european history serve a "mettere in cassaforte la nostra storia", ma soprattutto "la Carta firmata a Roma sabato scorso", con la quale 27 Stati europei "hanno ribadito che l'Europa è indissolubile", alla vigilia di un "fatto doloroso" come quello della Brexit, con la quale "un pezzo della nostra storia ci ha lasciati".

 

Gli studenti di alcuni istituti superiori di Roma e Milano hanno presentato ai parlamentari europei presenti domande su temi quali ambiente, energia, salute, diritti, istruzione, lavoro. Ospiti speciali dell'iniziativa Philippe Duren, nipote di Robert Schuman, tra i padri fondatori dell'Europa, e l'astronauta italiana dell'Agenzia spaziale europea Samantha Cristoforetti. "I Trattati di Roma hanno concretizzato il desiderio più chiaro di Schuman: senza ambizioni personali, voleva l'unione dei popoli", ha sottolineato Duren. "L'Europa è una e solidale e deve restare tale".

 

"AstroSamantha" ha ribadito l'importanza della collaborazione europea: "Missioni spaziali come Rosetta sarebbe stata impossibile da pensare come impresa nazionale", ha dichiarato. "Ai giovani chiedo di cercare di essere campioni mondiali della collaborazione". L'Europa vista dallo spazio "è meravigliosa, ma è un continente piccolo, anche se ci mettiamo tutti insieme siamo una piccola parte del mondo. Per fare in modo che conti abbiamo la responsabilità di lavorare insieme".

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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