L'incognita Brexit pesa
sull'entrata in vigore del 'Brevetto unitario' europeo, un
sistema semplificato e automatico per il riconoscimento delle
invenzioni nei 26 Stati Ue che hanno aderito al progetto
(Croazia e Spagna hanno detto al momento no). Il presidente
dell'Ufficio europei dei brevetti (EPO) Benoit Battistelli ha
detto oggi a Bruxelles che il nuovo sistema potrebbe scattare
dal primo dicembre prossimo. Dodici Stati Ue, tra cui Italia e
Francia, hanno già ratificato questo nuovo strumento. E per la
sua entrata in vigore mancano a questo punto solo le ratifiche
di Germania e Gran Bretagna che sono però indispensabili poichè
il nuovo sistema diventerà operativo dopo la piena adesione dei
tre paesi Ue con il maggior numero di brevetti che sono appunto
Germania, Francia e Gran Bretagna.
Ma se l'ok di Berlino è atteso, su quello di Londra pende
l'incognita Brexit. Nel novembre scorso il governo britannico si
è impegnato a ratificare il Brevetto unitario entro il primo
semestre 2017. Tuttavia, "se non lo facesse", ha affermato
Battistelli, "dovremmo trovare un'altra soluzione".
Se Londra uscirà completamente dalla Ue, sarà l'Italia,
quarto paese per brevetti, a prendere il suo posto e il sistema
unificato, spiegano i tecnici, entrerà in vigore a fine
negoziati della Brexit. Se invece il Regno unito rimarrà nel
mercato unico ma senza ratificare l'accordo europeo, sarà
necessario trovare un altro meccanismo politico che permetta la
sua entrata in vigore.
Il Brevetto unitario, basato sul brevetto europeo, ridurrà
tempi e costi delle procedure e prevede che i casi di
contenzioso vengano esaminati da una Corte unificata per i
brevetti.
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