"Vedere l'Italia votare a favore dell'introduzione di queste sementi geneticamente modificate è uno schiaffo ai nostri agricoltori", attacca Marco Affronte, dei Verdi europei. "Il voto di oggi è un chiaro segnale che non c'è interesse per le colture transgeniche nell'Ue", che invece "dovrebbe voltare pagina una volta per tutte", dice Franziska Achterberg di Greenpeace Europa. L'associazione delle industrie biotech europee Europabio ricorda che i "tre prodotti sono stati in attesa di autorizzazione per 15 anni e più" e invita la Commissione "ad approvarli a meno che una maggioranza qualificata di Stati membri si opponga".
Da un punto di vista giuridico, ora la Commissione potrebbe convocare il comitato d'appello, andare nuovamente al voto e, in caso di equilibri immutati, decidere autonomamente di autorizzare i tre mais. Ma potrebbe, come successo più volte in passato, anche scegliere di sospendere la decisione. La settimana prossima il Collegio dei commissari discuterà del funzionamento del processo di autorizzazione Ue per ogm e sostanze chimiche e nel giro di qualche settimana potrebbe proporre eventuali modifiche.
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