BRUXELLES - 1814 messaggi propagandistici di media affiliati a Isis e Al-Quaeda sono stati segnalati per una rimozione rapida dal web, in un'operazione di due giorni coordinata da Europol in collaborazione con gli esperti di antiterrorismo di Belgio, Francia, Olanda e Romania. I contenuti trattati erano in nove lingue diverse e ospitate su 35 piattaforme on-line, tra questi numerosi social media. "La rimozione finale del materiale è tuttavia un'attività volontaria che spetta ai web provider", si sottolinea in una nota di Europol.
Secondo l'ultimo rapporto pubblicato dall'agenzia Ue, i gruppi terroristici hanno intensificato i loro sforzi per diffondere la loro propaganda sul web, ma hanno anche "diversificato la strategia con attività su svariate piattaforme di social media e utilizzando numerosi account per radicalizzare, reclutare e dirigere l'azione terroristica". Dopodomani (8 dicembre) la Commissione europea ha organizzato il secondo forum con i colossi di Internet per affrontare la situazione e chiedere maggiore collaborazione.
Tra l'altro, il 28 ottobre i ministri dell'Interno francese e tedesco Bernard Cazneuve e Thomas de Maizière, avevano inviato una lettera a Bruxelles, chiedendo di "rafforzare l'obbligo legale" dei giganti del web "a collaborare con le autorità competenti degli Stati membri nelle indagini" per la lotta al terrorismo. Nel documento i due ministri lamentano "ostacoli insormontabili" a cui gli inquirenti si trovano di fronte "quando chiedono l'assistenza tecnica dei provider del Web per analizzare i dati dei messaggi inviati da sospetti". E chiedono di "migliorare la cancellazione dei contenuti che possono essere collegati al terrorismo".
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