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La proposta della Commissione Ue
di abolire le liste sui Paesi a economia di mercato o meno per
un sistema neutrale dal punto di vista dei Paesi e che riguarda
da vicino le relazioni con la Cina, "non è assolutamente
sufficiente" e per questo deve essere "sostanzialmente
migliorata". Lo denunciano le europarlamentari Pd Alessia Mosca
e Patrizia Toia, rispettivamente membro della commissione
commercio internazionale e responsabile delle relazioni
commerciali con la Cina per il gruppo S&d, e capo-delegazione Pd
al Parlamento Europeo e vicepresidente della commissione
industria.
"Le nostre richieste sono chiare: serve una strategia di
re-industrializzazione, che includa strumenti di difesa
commerciale moderni per rinforzare l'adesione globale a una
competizione leale. Continueremo questa battaglia in tutte le
sedi istituzionali deputate e non lasceremo mai soli le nostre
imprese e i lavoratori europei", assicura Mosca. "La proposta di
oggi non risolve l'evidente problema di competitività che
abbiamo con le importazioni cinesi" per questo, sottolinea Toia,
"l'Ue merita un regolamento anti-dumping che sia davvero in
grado di garantire un equilibrio globale e di proteggere
adeguatamente i lavoratori e le imprese comunitarie".
