Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'Ungheria al voto, sfida all'Ue sui migranti

L'Ungheria al voto, sfida all'Ue sui migranti

Al referendum sarà 'no' all'accoglienza ma il quorum è a rischio

BUDAPEST/BERLINO, 02 ottobre 2016, 09:18

Redazione ANSA

ANSACheck

Referendum in Ungheria sulle 'quote migranti ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Lanceremo un messaggio a Bruxelles: non si può fare politica contro la volontà della gente". Attraverso il portavoce del governo, il premier Viktor Orban ha già annunciato il risultato 'politico' del referendum che si tiene in Ungheria sulla redistribuzione dei profughi in Europa. I sondaggi prevedono che l'80% dirà 'no' alle quote decise dall'Unione europea per i ricollocamenti ma al tempo stesso mettono in forte dubbio che il quorum dei voti validi superi il 50%, rendendo legittima la consultazione.

Il nazional-populista Orban cerca dichiaratamente un avallo plebiscitario da usare contro ogni futuro piano di ricollocamento di migranti in Ungheria, Paese peraltro che l'anno scorso ha concesso asilo solo a 508 persone. Ad intralciare il suo piano c'è però l'affluenza che secondo i sondaggi probabilmente sarà sotto il 50%, come avvenne per passati referendum sull'Ue e la Nato. In più c'è l'appello di alcuni partiti di opposizione al voto nullo, barrando ad esempio entrambe le caselle e alzando così il quorum dei voti validi (4,1 milioni). I votanti chiamati alle urne sono 8,27 milioni. In ogni caso "il referendum non può essere un fallimento", ha sostenuto il portavoce del governo, Zoltan Kovacs.

Tecnicalità referendarie a parte, Orban sostiene che i flussi migratori vadano fermati già ai confini dell'Ue, anzi al di là: va creata "una gigantesca città dei profughi" in Libia o da qualche altra parte in Nord Africa dove riportare anche tutti i migranti entrati in Europa clandestinamente. E secondo il premier ungherese bisogna rafforzare la difesa comune dei confini, costruendo recinzioni, come ha fatto l'Ungheria col reticolato al suo confine meridionale, e respingendo in mare i barconi dei trafficanti di esseri umani. Assieme a Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, l'Ungheria fa parte del gruppo di Visegrad, i quattro Paesi dell'Est che stanno coordinando le posizioni per resistere a quel tentativo di dare un senso all'Unione europea facendo accettare anche oneri (l'accoglienza di migranti) e non solo vantaggi (mercato unico e fondi per lo sviluppo).

Gli elettori ungheresi sono chiamati a rispondere al quesito: "Volete che l'Unione europea possa prescrivere l'insediamento obbligatorio di cittadini non ungheresi anche senza il consenso del Parlamento ungherese?". Orban ha detto di sperare che anche altri Paesi Ue facciano referendum sull'immigrazione. La campagna governativa da mesi martella sostenendo che l'immigrazione di massa mette in pericolo la cultura cristiana in Europa e implica minacce terroristiche. "E' in pericolo la nostra sicurezza e il nostro benessere", dicono ai comizi elettorali i dirigenti di Fidesz, il partito di governo conservatore e populista. La campagna referendaria ha fatto crescere in maniera palpabile paura e ostilità per gli immigrati in un paese già abbastanza chiuso. Molti vogliono boicottare un referendum definendolo "falso e inutile", perché senza conseguenze giuridiche. Solo il piccolo partito liberale ha invitato i militanti a votare 'sì'. L'opposizione democratica nel complesso si è mostrata indecisa fra boicottaggio, voto nullo o 'sì'.

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.