Le prospettive a Bruxelles per
il Def sono "ottime", in quanto si tratta di un "Def di
grandissima responsabilità". Così il ministro allo sviluppo
economico Carlo Calenda al termine del Consiglio Ue
competitività, sottolineando però di non aver parlato della
questione in quanto "quando si discutono queste cose ne
discutono solo il presidente del consiglio e il ministro
dell'economia". In ogni caso "non mi pare proprio" che le
richieste italiane siano eccessive, ha risposto a chi glielo
chiedeva, spiegando che le previsioni sono cambiate rispetto
allo scorso maggio in quanto "cambia anche il ciclo economico e
cambierà ancora".
Si tratta, ha sottolineato Calenda, di un Def "di qualità" in
quanto "ha una dimensione molto responsabile" e
contemporaneamente "spinge su quello che è importante oggi, da
una parte gli investimenti e dall'altra l'equità". E tiene conto
del cambiamento del ciclo economico nella "fase molto complicata
e di instabilità" attuale, dove guardando ai dati del Wto emerge
un "rischio concretissimo che si pianti ancor più il commercio
globale". Per questo, ha sottolineato il ministro, "dobbiamo
stare molto attenti a rimanere nell'alveo della responsabilità
ma allo stesso tempo a non fare cose procicliche in senso
negativo perché in questo momento nessuno lo può sopportare". A
maggior ragione, il fatto che "facciamo una manovra
responsabile", per Calenda "ci aiuta a separare completamente le
questioni da una parte del rapporto bilaterale" con l'Ue, e
dall'altra quella della "discussione sul futuro dell'Ue". Il
ministro ha quindi ribadito la sua preoccupazione per lo stallo
in cui si trova quest'ultima dopo il vertice di Bratislava ,
dove si è fatto un passo indietro rispetto agli incontri di
Berlino e Ventotene. "Siamo già fermi rispetto all'anno
elettorale" che si apre in Francia e Germania, "capisco le
esigenze" ma, ha avvertito il ministro, bisognerà vedere se tra
un anno "la salute dell'Ue sarà recuperabile o meno".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA