BRUXELLES - Il sistema di etichettatura "a semaforo" sui cibi adottato in Gran Bretagna è ancora "sotto esame" da parte della Commissione europea, che vuole accertarsi "che lo sviluppo dei sistemi in questione sia compatibile con le regole del mercato interno". Così il commissario europeo all'industria, mercato interno e imprese Elżbieta Bieńkowska ha risposto all'interrogazione presentata dal coordinatore S&D in Commissione agricoltura Paolo De Castro e da altri 90 eurodeputati di diversi schieramenti e nazionalità sull'etichetta a semaforo britannica, che utilizza i colori rosso, giallo e verde per indicare il contenuto di grassi, grassi saturi, sale o zuccheri degli alimenti per porzioni da 100 grammi.
I deputati avevano chiesto all'Esecutivo dell'Unione un'indagine approfondita dell'impatto generato dall'uso dell'etichettatura a semaforo da parte dei dettaglianti nel Regno Unito sulle vendite di prodotti tipici italiani e francesi. Oltre a ricordare che un'indagine della commissione è ancora in corso, nella sua risposta Bienkowska ha confermato che, come previsto dal regolamento sull'etichettatura del 2011, entro il 31 dicembre 2017 l'Esecutivo presenterà una relazione sulle forme di etichettatura supplementari alle norme Ue, quale è il semaforo, "sul loro effetto sul mercato interno e sull'opportunità di armonizzare ulteriormente tali forme di espressione e presentazione". "La risposta è importante - spiega De Castro - sia perché conferma che la procedura di infrazione sul semaforo inglese non è archiviata, sia per il rinnovato impegno a valutare attentamente certi sistemi di etichettatura che, più che a informare il consumatore, tendono a condizionarne le scelte".
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