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Migranti: Juncker, basta critiche a Ue, 28 onorino impegni

Migranti: Juncker, basta critiche a Ue, 28 onorino impegni

Solo 41 persone a Frontex su 775. Proposta immigrazione legale

BRUXELLES, 14 ottobre 2015, 18:17

Redazione ANSA

ANSACheck

Jean-Claude Juncker © Parlamento Ue - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - "Sulle 775 persone chieste da Frontex" agli Stati membri, questi "finora ne hanno garantite solo 41". E' l'atto di denuncia del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker davanti all'Europarlamento, chiedendo di "smettere di criticare le istituzioni Ue" ai 28 che "invece non hanno fatto con la dovuta responsabilità e rapidità quello che ci si aspetta dall'Europa". "Non posso più accendere la televisione tedesca e non solo di questo paese", ha aggiunto, "l'Ue viene criticata massicciamente" quando invece agisce. Chiedo, anzi esigo, che domani gli Stati membri mettano a disposizione i 225 milioni di aiuti già decisi in passato: non si possono fare solo promesse, bisogna passare ai fatti". Così il Presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, striglia con toni molto bruschi i ritardi con cui gli Stati membri stanno onorando i loro impegni, parlando al Parlamento europeo, alla vigilia del Consiglio Ue. "Presto presenteremo una proposta legislativa sull'immigrazione legale: una questione che sarà sempre più decisiva in futuro". Lo ha detto il Presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, parlando alla plenaria del Parlamento europeo.

 

"Abbiamo bisogno di un meccanismo permanente per far fronte alla sfida dei profughi, ed è quello che la Commissione ha detto che farà e farà", ha promesso Juncker, sottolineando che questa "non si allontanerà dall'intenzione di arrivare a una proposta giuridica per l'immigrazione legale". E' quindi "opportuno dire ai nostri concittadini che questa crisi non sarà superata per Natale ma continuerà per anni e anni ancora". Di conseguenza, ha aggiunto il presidente della Commissione, "non si tratta di solo di trovare una soluzione nel breve termine, ma con tranquillità e calma scevra di qualsiasi passionalità per quanto comprensibile però stupida, trovare una soluzione per il lungo termine". E gli Stati membri devono "seguire questo approccio della Commissione Ue", ha ribadito Juncker, ricordando che "l'Europa è sempre stato un continente di immigrazione".

 

Dopo i primi 19 rifugiati eritrei ricollocati dall'Italia alla Svezia venerdì scorso, il programma continuerà la prossima con altri 100 che saranno distribuiti tra Finlandia, Germania, Francia, Spagna e Portogallo. Lo indicano fonti della Commissione europea, specificando che assieme alle ricollocazioni della settimana scorsa sono partiti anche i primi rimpatri di migranti senza diritto d'asilo: 28 tunisini e 35 egiziani, che sono stati riportati nei loro paesi di origine.

 

"Noi abbiamo bisogno della Turchia come la Turchia per altri aspetti ha bisogno di noi". Così il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, sottolineando di "non ignorare nessun dei suoi problemi" ma che "nonostante questo l'agenda sulla migrazione è stata ben accolta dal presidente" turco Recep Tayyp Erdogan. L'inserimento della Turchia nella lista dei 'paesi sicuri' è stato un passaggio "obbligato", altrimenti "se così non è bisogna toglierla dalla lista dei paesi candidati" all'Ue.

 

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