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Grecia spinge per soluzione politica, ma Ue non molla

Grecia spinge per soluzione politica, ma Ue non molla

Atene vara legge umanitaria. Mini vertice dopo Consiglio

BRUXELLES, 18 marzo 2015, 20:22

Redazione ANSA

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Grecia: Moscovici, rispettino accordo Eurogruppo © ANSA/EPA

BRUXELLES - La Grecia non molla, ma la Ue nemmeno: il nuovo Governo va avanti sulla sua strada, approva il disegno di legge contro la crisi umanitaria nonostante il parere contrario dell'ex Troika e Tsipras chiede e ottiene un mini-summit d'emergenza domani a margine del vertice europeo sperando di portare il confronto dal piano tecnico a quello politico. Ma non sarà facile cambiare le carte in tavola ed aggirare gli accordi presi all'Eurogruppo: la Ue ha cambiato retorica e oggi anche il commissario socialista Pierre Moscovici, il più morbido nelle istituzioni europee, ha chiarito che l'Ue si batte per la Grecia ma la non terrà nell'Eurozona ad ogni costo. Intanto il clima di incertezza si riflette sui mercati: lo spread italiano vola a 112 punti col tasso in risalita all'1,32%, quello spagnolo a 108 punti col tasso dei Bonos all'1,27% e quello della Grecia a 1.062 punti base col rendimento al 10,82%.

 

Al mini-summit che si terrà domani dopo la fine dei lavori del vertice Ue parteciperanno il presidente della Ue Donald Tusk (che l'ha convocato su richiesta di Tsipras) il presidente della Bce Mario Draghi, della Commissione Jean Claude Juncker, dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, la cancelliera Angela Merkel e il presidente Francois Hollande. Un formato insolito per un evento a margine di un vertice europeo, ma Tsipras vuole un faccia faccia con le voci più influenti sul dossier Grecia, nonché rappresentanti di due terzi dell'ex Troika (Commissione Ue e Bce) per convincerli a cambiare le rigide disposizioni imposte dall'Eurogruppo. "Non prenderemo ordini dai tecnici, le minacce dei partner non ci spaventano", ha tuonato oggi nel suo Parlamento.

 

Ma l'aria a Bruxelles è cambiata, soprattutto dopo che il Governo ha approvato le annunciate leggi contro la crisi umanitaria: buoni pasto, elettricità gratuita, accesso al sistema sanitario e aiuti per alloggi, per sostenere 300mila famiglie povere. Misure su cui prima l'ex Troika, poi il commissario Moscovici, avevano avvertito Atene: "Non deve prendere misure unilaterali ma consultarsi con Ue, Bce ed Fmi perché abbiamo bisogno di vedere il loro impatto sul bilancio". Quello che i tecnici dell'ex Troika hanno lamentato in questi giorni di negoziati è proprio la mancanza di cooperazione e l'assenza di chiarezza sui dati di bilancio e quindi, ad oggi, non sono ancora in grado di fare una stima precisa dei 'costi' delle misure, come richiesto dall'Eurogruppo.

 

I termini dell'accordo del 20 febbraio continuano quindi ad essere violati. "Sono preoccupato per la Grecia e non sono soddisfatto dei progressi degli ultimi giorni", ha detto Juncker, mentre Moscovici ha spiegato che occorre trovare "condizioni accettabili per tutti", ma "gli impegni presi con l'Eurogruppo vanno rispettati". Il commissario ha poi espresso "piena fiducia" nel capo missione della ex Troika, Declan Costello, che aveva chiesto alle autorità greche di non passare le leggi umanitarie senza averne discusso l'impatto con le istituzioni. Preso di mira proprio da Tsipras che oggi in Parlamento, prima del voto sulle norme umanitarie, ha definito "ipocrita" la Troika perché "finge" di interessarsi alle riforme ma in realtà ha chiesto alla Grecia soltanto licenziamenti.

 

Il dossier Grecia finisce anche nella conversazione telefonica tra Merkel e Obama che sostengono gli sforzi perché si raggiunga "un accordo pragmatico" con Atene sulla base del recente programma di riforme. Al momento quindi, un'alternativa agli accordi presi non è sul tavolo e gli aiuti non si sbloccano.

 

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