"I creditori della Grecia, la Germania in prima fila - si legge - insistono sulla difesa di un principio sacrosanto: un Paese deve sempre ripagare i suoi debiti, e il successo dell'euro dipende proprio dal rispetto delle regole da parte di ognuno". Ma per il Times si tratta di un ragionamento che mostra tutti i suoi limiti nel momento in cui "la pericolosa possibilità di un default della Grecia e di una nuova crisi nell'Eurozona sono diventati molto reali".
"Le idee messe sul tavolo dalla Grecia meritano di più di un brusco rifiuto", conclude dunque il Nyt sottolineando come il premier greco Alexis Tsipras abbia chiarito di voler rispettare gran parte del programma e di voler realmente combattere la corruzione e l'evasione fiscale nel suo Paese. "E se qualche scadenza può essere rimossa o qualche accordo rivisto, non sarebbe la prima volta a Bruxelles".
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