La giustizia olandese ha deciso
che Geert Wilders, leader del partito anti-Islam Pvv, dovrà
essere processato per rispondere del reato di incitamento
all'odio che gli è stato imputato per aver dichiarato di volere
meno marocchini nel Paese. Lo ha reso noto il tribunale dell'Aja
precisando che il diritto di parola e critica dei politici "è
limitato dal divieto di discriminazione".
Wilders, il cui partito è da anni ai primi posti nei sondaggi
politici, era già finito sotto processo per lo stesso reato nel
2007, ma era stato prosciolto. L'accusa ha deciso ugualmente di
procedere di nuovo contro di lui poiché questa volta ha preso di
mira in maniera specifica i marocchini invece che genericamente
la religione islamica, come avvenuto in passato (da anni il
leader del Pvv vive sotto scorta).
I fatti di cui Wilder è ora accusato risalgono al marzo
scorso e si riferiscono a una riunione elettorale svoltasi
all'Aja. In questa occasione il leader anti-Islam aveva chiesto
ai suoi sostenitori se volessero più o meno marocchini in città.
Ottenendo in risposta "meno! meno! meno!" e assicurando che si
sarebbe fatto carico di questa richiesta. Una 'scenetta'
ritrasmessa a livello nazionale in seguito alla quale la polizia
ha poi ricevuto ben 6400 reclami. "Ho detto solo quello quello
che milioni di persone pensano e credono", si è difeso Wilders.
"Il procuratore dovrebbe piuttosto perseguire i jihadisti".
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