C'è infatti l'intesa sia sul debito per le forniture pregresse che sul prezzo di quelle nuove in linea, ha affermato Novak, con "l'accordo dei presidenti raggiunto a Milano" a margine del vertice Asem. Per quanto riguarda il primo aspetto è stato confermato l'impegno da parte di Kiev a pagare un totale di 3,1 mld di dollari entro fine anno, di cui una prima tranche da 1,45 mld entro fine ottobre e la restante da 1,65 entro fine dicembre. Il prezzo del nuovo gas, invece, è stato convenuto a 385 dollari per mille metri cubi. Il problema, però, è duplice: Gazprom vuole il pagamento anticipato e volumi di gas già predefiniti. E da qui a fine anno Prodan ha stimato già in 4 mld di metri cubi i bisogni di gas del paese ma, ha ammesso Oettinger, "i pagamenti da parte dell'Ucraina non possono essere garantiti". Le autorità di Kiev hanno quindi chiesto oggi a Bruxelles un nuovo prestito da 2 miliardi di euro, che la Commissione si è impegnata a proporre a Consiglio e Parlamento Ue. "Oggi abbiamo fatto notevoli progressi, puntiamo ad un accordo la prossima settimana" e, con il lavoro di oggi, ha concluso Oettinger, "abbiamo ora qualche prospettiva per un inverno sicuro" per l'Ucraina e i paesi Ue.
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