La Commissione ha una settimana per chiedere ai Governi più dettagli sulla legge di bilancio, cioè deve far arrivare la sua richiesta entro mercoledì. Questo perché ha al massimo due settimane di tempo, cioè entro il 30 ottobre, per valutare l'entità di eventuali scostamenti dalle indicazioni europee, e nel caso li reputi gravi, rimandare indietro la legge chiedendone modifiche.
Ma ancora non è chiaro se un'eventuale richiesta di maggiori informazioni sarà resa pubblica oppure no. "I contatti sono costanti ma non è sempre appropriato farlo sapere", ha detto il portavoce di Katainen.
La Commissione tiene un certo riserbo anche perché non vuole rischiare di inviare segnali che potrebbero essere fraintesi: chiedere più dettagli entro mercoledì non porta automaticamente alla bocciatura della legge di stabilità. Se invece la Commissione fosse già messa in allarme da gravi violazioni delle regole, entro mercoledì dovrebbe informare formalmente il Governo dei suoi dubbi, ed entro il 30 scrivere il suo giudizio negativo.
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