LUSSEMBURGO - Alla luce della minaccia dell'Isis, il consiglio Affari interni Ue sottolinea l'urgenza di convincere gli europarlamentari della commissione Libe a prendere posizione sul dossier che riguarda il Passenger name record (Pnr), codice che permette di individuare il nome del passeggero e del suo itinerario aereo, per iniziare il negoziato in trilogo (Consiglio, Commissione ed Europarlamento) ed arrivare ad una decisione entro l'anno. Di fronte ai rischi del ritorno dei combattenti europei da Siria e Iraq, i ministri degli Affari interni europei concordano sulla necessità di estendere "al massimo del consentito" i controlli "non sistematici" per i cittadini Ue del Sistema informativo di sicurezza (database delle forze di polizia) alle frontiere esterne.
Si valuta anche la possibilità di allargare le categorie di persone che possono essere inserite nel Sis, che attualmente si limitano a persone con precedenti o colpite da mandati di cattura. Un'estensione che potrebbe prevedere l'inserimento di persone che potenzialmente possono costituire minaccia . Inoltre si chiede alla Commissione di valutare di modificare il codice Schengen per permettere controlli sistematici alle frontiere per i cittadini Ue. Inoltre forze dell'ordine, operatori dei colossi di Internet e società civile parteciperanno a seminari ed esercitazioni congiunte per mettere a fattor comune le proprie expertise per la prevenzione della radicalizzazione on-line e del diffondersi della propaganda jihadista.
E' stato concordato ieri sera nella cena ministeriale Ue organizzata dalla commissaria europea Cecilia Malmstrom e dalla presidenza italiana con i rappresentanti di Google, Facebook, Twitter, Microsof, si legge in una nota congiunta di Malmstrom e del ministro degli Affari interni Angelino Alfano. La cena di ieri sera "coincide con un aumento degli sforzi della propaganda di terroristi che sono in Iraq e Siria verso la platea occidentale", si legge, ed "i partecipanti hanno discusso dei possibili modi per affrontare la sfida".
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