Allo stesso tempo, apre Barroso, "siamo pronti ad ospitare consultazioni trilaterali con la Federazione russa e con l'Ucraina come abbiamo già proposto in passato. Le consultazioni proposte dovrebbero contribuire a evitare uno scenario estremo e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e del transito".
Il commissario Oettinger è ugualmente pronto a discutere "immediatamente" la questione con le controparti.
"Nella sua lettera - scrive Barroso a Putin - si fa riferimento all'eccezionale debito sul gas di Naftogaz come causa contrattuale per Gazprom di passare a un regime di pre-pagamento, che nel caso non fosse onorato potrebbe portare Gazprom a sospendere parzialmente o totalmente la fornitura di gas in Ucraina. Tale sviluppo è motivo di grave preoccupazione, poiché comporta il pericolo di una interruzione del servizio verso l'Unione europea e altri paesi partner".
"Per quanto riguarda le forniture di gas verso l'Europa, vorrei ricordare - sottolinea il presidente della Commissione Ue - che i contratti di fornitura sono stipulati tra le società europee e Gazprom, per cui continua ad essere responsabilità di Gazprom garantire gli approvvigionamenti dei volumi richiesti come concordato nei contratti di fornitura".
"Restare un fornitore affidabile - osserva il presidente dell'esecutivo europeo - sembra essere chiaramente nell'interesse della Russia, alla luce degli sviluppi del mercato internazionale del gas.
"Sono convinto", ha scritto Barroso su mandato dell'Ue e dei 28, "che discutendo in modo costruttivo soluzioni e azioni comuni, possiamo trovare una soluzione alla crisi attuale". E in materia di gas, ha sottolineato il presidente della Commissione, "il bisogno di un dialogo strutturato e onnicomprensivo è particolarmente urgente". Dato lo "stretto legame" tra le forniture russe all'Ue e all'Ucraina, "siamo intenzionati a discutere con tutte le parti interessate come si possano rispettare questi obblighi contrattuali sulla base di prezzi di mercato, regole e diritto internazionale per quanto riguarda l'Ue, e come assicurare che il transito via l'Ucraina, lo stoccaggio e le forniture all'Ucraina siano fatti in modo trasparente e affidabile". Anche perché, avverte ancora Barroso il leader del Cremlino, "modifiche agli accordi contrattuali dovute a circostanze politiche contraddicono lo spirito di sostegno e cooperazione contenuto nella sua lettera" inviata a Bruxelles e ai capi di stato e di governo di 13 paesi Ue tra cui l'Italia. Oettinger, quindi, ha concluso il presidente della Commissione, "contatterà le sue controparti per organizzare un primo incontro".
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