Presente all'iniziativa anche Andrea Segré, presidente di Last Minute Market (lo spin off dell'Università di Bologna divenuto eccellenza europea nel recupero degli sprechi alimentari) che ha colto l'occasione per lanciare una nuova sfida alla futura Commissione Ue: "rendere permanente ed esteso ai 28 Stati membri l'Osservatorio 'waste watcher' di Last Minute Market/Swg, per far 'dimagrire' la spazzatura domestica in Europa. Solo in Italia, ha spiegato Segré, se le perdite della filiera alimentare (agricola, trasformazione e distribuzione) valgono 0,2 punto del Pil, lo spreco domestico rappresenta mezzo punto del Pil, ossia tra 8 e 9 miliardi di euro". Insomma per Segré, un'osservatorio europeo permetterebbe "un monitoraggio efficace e una politica comune di riduzione dello spreco".
Anche per De castro "sensibilizzare i cittadini europei contro lo spreco è un atto necessario, anche per recuperare l'efficienza nell'uso delle risorse: un obbligo non solo morale ma economico e politico". Nella prossima Assemblea - ha assicurato De Castro - "continueremo questa battaglia per spronare una Commissione europea che si é dimostrata lenta nei tempi, affinché invece prende un'iniziativa forte per raggiungere risultati concreti". In Italia intanto si sono mossi i sindaci con la nascita di sprecozero.net: il movimento di mille primi cittadini che da Milano a Palermo, da Napoli a Bologna e Venezia, hanno sottoscritto 'Carta spreco zero.
Infine il relatore Caronna, si é detto certo che la società europea é matura per cercare di ragionare su una nuova idea di sviluppo per riuscire a produrre più cibo con meno acqua, meno terra e meno energia, mentre oggi c'é uno spreco inaccettabile".
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