Le analisi, condotte soprattutto in Belgio e Olanda, sull'eventuale presenza di altre sostanze come l'amitraz, antiparassitario ammesso negli allevamenti bovini e suini ma non per il pollame, ad oggi hanno dato esito negativo.
Secondo la funzionaria europea, il caso Fipronil "ha dimostrato che", quando sono stati attivati, "il sistema di tracciabilità Ue e il meccanismo di allerta rapido funzionano bene". La Commissione "al momento non è in posizione di esprimere giudizi" sull'operato di Belgio e Olanda, che si palleggiano la responsabilità di non aver notificato tempestivamente il problema all'Esecutivo e agli altri Stati Ue.
"Il nostro giudizio si baserà anche sul risultato delle indagini ancora in corso", ha concluso Juelicher. Nel caso dei polli alla diossina, nel 1999, il Belgio e altri paesi Ue subirono una procedura di infrazione per non aver comunicato per tempo il problema ai partner europei.
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