"E' una grande soddisfazione, ha dichiarato Affronte. Siamo riusciti ad ottenere che questa raccolta dati venga allargata ad altri settori, oltre a quello della pesca professionale in mare: parliamo della pesca ricreativa e dell'acquacoltura. Il 'Settore Pesca' dovrà essere considerato come un sistema unito, e non solo nella sua sfaccettatura commerciale. Attualmente i dati sono raccolti su base nazionale e 'stoccati' dentro database anch'essi nazionali". Ora invece si va verso un sistema di gruppi di coordinamento e database regionali (dove per "regione" si intendono macro-aree ecosistemiche, ad esempio "Alto-Adriatico" o "regione Jonica") in modo da avere - ha concluso Affronte - "dati più ampi e confrontabili tra loro. I dati saranno a disposizione di tutti: istituzioni, ricercatori, associazioni ambientaliste e chiunque sia interessato a studiarli e valutarli".
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