BRUXELLES - "Confermo che abbiamo ricevuto la domanda da parte delle autorità italiane per l'attivazione del Fondo di solidarietà europeo, e che ora dovremo analizzarla per dare una risposta". Così il portavoce della Commissione europea Alexander Winterstein conferma la ricezione del fascicolo sul maltempo che ha colpito il triveneto negli ultimi giorni dell'ottobre scorso. A quanto si apprende, il dossier è stato inviato a Bruxelles negli ultimi giorni del 2018, quindi ampiamente entro la scadenza di 12 settimane dopo il primo evento catastrofico, verificatosi il 26 ottobre 2018. Nessun dettaglio viene fornito dalla Commissione sull'entità della richiesta danni da parte dell'Italia.
L'esecutivo comunitario ha ora sei settimane di tempo per rispondere all'Italia e proporre, sulla base delle stime fornite, l'erogazione del fondo. Il termine legale in realtà non sempre viene rispettato, ma prorogato in base agli aggiornamenti sui danni inviati successivamente dagli stessi Stati colpiti. La proposta della Commissione dovrà poi essere approvata da Consiglio Ue e Parlamento europeo, attraverso una procedura che normalmente richiede diversi mesi. I tempi rischiano però di dilatarsi visto che a maggio il Parlamento europeo verrà completamente rinnovato a seguito delle elezioni.
Il Fondo è stato istituito a seguito delle gravi inondazioni che hanno devastato l'Europa centrale nell'estate del 2002. Da allora è stato utilizzato 80 volte in risposta a diversi tipi di catastrofi, tra cui inondazioni, incendi forestali, terremoti, tempeste e siccità. Finora sono stati erogati oltre 5 miliardi di euro a favore di 24 paesi europei. L'Italia è quello che ne ha beneficiato di più, con oltre 2,5 miliardi di euro erogati in risposta a 9 eventi catastrofici. Fra questi anche la serie di scosse sismiche che ha devastato l'Italia centrale fra l'agosto 2016 e il gennaio 2017, per le quali l'Ue ha mobilitato quasi 1,2 miliardi, la cifra più alta mai concessa.
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