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La F1 torna a Imola dopo l'alluvione, attesi in 200mila

La F1 torna a Imola dopo l'alluvione, attesi in 200mila

Il nodo del rinnovo dopo il 2025. Bonaccini: 'Il Gp resterà qui'

BOLOGNA, 09 maggio 2024, 17:53

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

 Dopo i silenzi dell'alluvione, il circuito di Imola torna a ruggire. All'Autodromo Enzo e Dino Ferrari, dal 17 al 19 maggio, arriva la Formula 1. È la quarta volta da quando, nel 2020, complice il Covid finì un digiuno iniziato nel 2006. E per il Gp del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna è una ripartenza dopo lo stop imposto dal disastro che a maggio 2023 ha messo in ginocchio la regione. La prima uscita in pista del Circus, che in Romagna inaugura la stagione delle gare europee, sarà il venerdì, con due sessioni di prove libere (dalle 13.30 alle 14.30 e dalle 17 alle 18).
Sabato si terranno la terza sessione di prove libere (dalle 12.30 alle 13.30) e la qualifica (dalle 16 alle 17). Domenica il via al Gp vero e proprio. Oltre alla Formula 1 nel weekend saranno in pista Formula 2, Formula 3 e Porsche Supercup.
Previsto un bagno di folla, a bordo pista sono attesi oltre 200mila spettatori. "Siamo moderatamente ottimisti che sia un buon weekend, sono rimasti circa 9mila biglietti per la domenica, anche posti importanti, abbiamo posti prato, tanti posti per il venerdì e il sabato", prevede Gian Carlo Minardi, presidente dell'Autodromo, a margine della conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi a Bologna in Regione Emilia-Romagna, a cui hanno partecipato il governatore Stefano Bonaccini, il sindaco di Imola Marco Panieri e il presidente di Agenzia Ice Matteo Zoppas. Collegati da remoto il presidente di Aci Angelo Sticchi Damiani e il presidente e ad di Cantine Ferrari Matteo Lunelli.
Per Imola quella in arrivo tra dieci giorni non sarà una gara come tutte le altre. Sul tavolo non c'è solo il tema della ripartenza post alluvione. Questo Gran Premio si svolge nel trentennale della scomparsa di Roland Ratzenberger e di Ayrton Senna, avvenuta a Imola in uno dei weekend più tragici nella storia dell'automobilismo. Poi c'è il tema sportivo: dopo la vittoria di Lando Norris (McLaren) a Miami, per la prima volta il dominio di Max Verstappen e della sua Red Bull sembra un po' meno inscalfibile, anche se il campione in carica olandese resta l'uomo da battere.
E poi c'è un terzo aspetto, quello delle trattative con la Fia: il contratto di Imola scade nel 2025 e il rinnovo non è un automatismo. "La situazione è ovviamente complessa, ci sarebbe la speranza, su cui vorremmo lavorare, di recuperare il 2023 nel 2026. Sarebbe un altro passettino avanti e poi tutto dipende molto da quello che succederà in Europa nei prossimi due-tre anni", spiega Sticchi Damiani. "È chiaro che quando si parla di togliere Gran premi all'Europa si pensa a chi ne ha due, questo mi pare evidente - ammette - Dobbiamo resistere".
Bonaccini, però, non ha dubbi: "Quando abbiamo riportato Imola ci dicevano che era impossibile. Dopo 110 anni di storia abbiamo portato alla partenza le prime tappe del Tour de France e ci dicevano di non provarci neanche che era impossibile. È venuta la Coppa Davis e ci dicevano che era impossibile perché la portavano via. State tranquilli che qui rimarrà il Gran Premio di Imola", promette. E Panieri assicura l'impegno di Imola: "La prospettiva futura è continuare a investire perché noi vogliamo continuare a stare nel calendario con questa e altre iniziative, quindi l'autodromo di Imola è pronto e sta facendo la sua parte". 

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