Il Gruppo Bhp, il più
grande gruppo minerario al mondo, ha inviato una delegazione in
Sudafrica, con l'intento di sbloccare l'impasse sulla proposta
fatta da Bhp per l'acquisto della rivale Anglo American.
I dirigenti Bhp vogliono rilanciare la respinta offerta di 39
miliardi di dollari illustrando i vantaggi dell'offerta, secondo
quanto riferito da Bloomberg News.
Bhp si trova ad affrontare una situazione complessa in
Sudafrica, dove Anglo American, che ora ha sede a Londra, è
stata fondata. La proposta di fusione presentata da Bhp
comprende un piano di scorporo delle unità di platino e di
minerale di ferro quotate sulla borsa di Johannesburg. Il fatto
che Bhp mira ad una Anglo senza Kumba Iron Ore e Anglo American
Platinum, non presenta alcun vantaggio per il governo
sudafricano: il Paese si avvia a elezioni generali alla fine
del mese e il partito al potere, African National Congress
(Anc), potrebbe perdere la maggioranza. I partiti
all'opposizione dipingono l'offerta di Bhp come un fallimento
della gestione dell'economia da parte del governo.
Il team di Bhp cerca un opportunità di dialogo con
l'amministrazione del Presidente Cyril Ramaphosa e con le
principali parti interessate, e secondo fonti di Bloomberg,
vuole spiegare i dettagli esatti dell'accordo oltre ai vantaggi
derivanti dal ritorno del controllo di Amplats e Kumba al
Sudafrica. C'e da tenere conto che il fondo pensioni dello
stato sudafricano controlla l'8,4% delle azioni di Anglo
American-solo BlackRock ne possiede di più.
Secondo gli analisti sudafricani, anche facendo chiarezza
sull'offerta, sarà difficile per Bhp portare a termine
l'offensiva. Il Ministro delle Miniere Gwede Mantashe ha detto a
Bloomberg di non essere stato ancora contattato dal gigante
minerario. Mantashe ha ripetutamente criticato Bhp per avere
nel 2015 dismesso le attività in Sudafrica nel 2015 solo 14
anni dopo la fusione con Billiton Plc.
Fondata nel 1917 da Ernest Oppenheimer, Anglo American ha un
lungo legame con il Sudafrica. Il gruppo è cresciuto con lo
sviluppo delle miniere d'oro del Paese prima di passare ai
diamanti. Negli ultimi decenni Anglo si è espansa rapidamente
all'estero, sviluppando e acquistando miniere di carbone in
Australia, minerale di ferro in Brasile e aggiungendo rame in
Perù e Cile.
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