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>>>ANSA/La scelta del presidente Istat, 'Zangrillo spieghi'

>>>ANSA/La scelta del presidente Istat, 'Zangrillo spieghi'

L'opposizione chiede un'audizione che chiarisca l'iter di nomina

ROMA, 14 maggio 2024, 19:36

Redazione ANSA

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(di Chiara Venuto) Quando Francesco Maria Chelli, il candidato al vertice dell'Istat scelto dal ministro per la Pa, è arrivato a Palazzo Madama, ha detto subito "non rilascio dichiarazioni". Poche ore prima era uscita un'indiscrezione sulla poca trasparenza nel processo di nomina alla presidenza.
    Ma l'accusa, in realtà, non è rivolta a lui, che durante la sua audizione aveva solo il compito di dimostrare di avere il physique du rôle alle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato, le ultime ad avere la parola sul suo destino.
    La poca chiarezza sarebbe colpa del ministero. La procedura prevedeva che una commissione valutasse le candidature e sottoponesse tre nomi al ministro Paolo Zangrillo, il quale ha optato per Chelli. Ma, accusano gli oppositori, non sono stati pubblicati né i nomi dell'organismo di selezione, né quelli della terna finalista, che Zangrillo non avrebbe nemmeno incontrato prima della sua scelta. Cose invece avvenute in passato. Le affermazioni sono state smentite prima dell'audizione dal dipartimento della Funzione pubblica in una nota in cui puntualizza che non c'è stata "nessuna procedura opaca".
    Dal 15 maggio 2023 Chelli è il "presidente facente funzioni".
    Sostituisce Gian Carlo Blangiardo, la cui riconferma non aveva ottenuto il via libera delle Camere, dove sono necessari i due terzi dei voti delle commissioni Affari costituzionali.
    Durante l'audizione, Chelli ha presentato i suoi titoli e un'idea di futuro per l'Istat nel nome della "modernizzazione", del "dialogo più esteso con i cittadini e le imprese" e la collaborazione con le istituzioni pubbliche. Ma non gli è stata risparmiata anche qualche critica alla vigilia di un presidio dei sindacati Istat. L'istituto è sotto organico e spesso la raccolta dati è affidata ad aziende esterne, ha denunciato la senatrice M5s Alessandra Maiorino. Alcuni fenomeni sociali come il disagio giovanile non vengono più calcolati, ha fatto notare la deputata Pd Simona Bonafè. "Il personale non vedeva una progressione da oltre 10 anni", ha risposto Chelli, e si è preferito promuovere un terzo dei dipendenti al fare nuove assunzioni, ma "c'è stata una ripresa nel numero del personale".
    Per quanto riguarda l'esternalizzazione, "è una necessità in alcuni casi" e per evitarla "ci vorrebbero davvero centinaia e centinaia unità di personale in più".
    Intanto, però, bisognerà aspettare prima della prova del voto per la sua nomina. La scelta è stata rimandata dopo la richiesta da parte dell'opposizione di chiarimenti attraverso un'audizione del ministro Zangrillo.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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