Sono ulteriormente peggiorate le
condizioni di salute di Ratko Mladic, il generale ex capo
militare dei serbi di Bosnia detenuto nel carcere del Tribunale
dell'Aja, dove sconta la condanna all'ergastolo per crimini di
guerra e contro l'umanità compiuti nella guerra di Bosnia. Come
ha detto oggi il figlio Darko, il generale ha ora gravi problemi
ai reni a causa, a suo dire, di errori da parte dei medici
locali all'Aja.
La situazione, ha osservato, è che ora il padre non può
alzarsi dal letto per l'estrema debolezza e, secondo Darko
Mladic, la situazione è tale che all'Aja il padre non può
ricevere tutte le cure necessarie a una sua possibile ripresa. I
giudici del Tribunale dell'Aja infatti, ha detto, hanno respinto
la richiesta di un trasferimento di Ratko Mladic in Serbia per
essere curato a dovere. "Hanno respinto la nostra richiesta,
solo un giudice si è detto a favore, tutti gli altri contro. La
spiegazione data è che le condizioni di Mladic sono abbastanza
buone e che non vi è alcuna necessità di un suo trasferimento in
Serbia", ha affermato il figlio del generale citato dai media a
Belgrado. A suo avviso, i medici all'Aja hanno valutato
erroneamente i problemi di salute del padre, somministrandogli
troppi diuretici, causando in tal modo danni gravi ai reni.
Ratko Mladic, che ha 82 anni, è da tempo in precario stato di
salute e a più riprese ha accusato problemi, compresi ictus
cerebrali, cardiopatie, difficoltà respiratorie, subendo anche
interventi chirurgici, l'ultimo l'8 gennaio scorso quando in
Olanda gli fu impiantato un pacemaker. Al carcere a vita è stato
condannato per i crimini compiuti nel conflitto armato del
1992-1995 in Bosnia, in particolare l'assedio di Sarajevo e il
genocidio di Srebrenica.
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