Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
Extra
ANSAcom
Il mondo del vino è a Verona, aperta 56/A edizione del Vinitaly
ANSAcom
In collaborazione con Verona Fiere – Vinitaly 2024
Inaugurazione con poker di ministri, oltre 4mila cantine presenti
Tajani, 'dobbiamo impedire che la situazione peggiori ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSAcom - In collaborazione con Verona Fiere – Vinitaly 2024
Fino a mercoledì 17 aprile Verona è la capitale mondiale del vino, con la 56/A edizione di Vinitaly, la rassegna internazionale dedicata all’intero comparto vitivinicolo, inaugurata questa mattina dopo essere stata preceduta dall’apertura di “Vinitaly and the city” (il fuori salone dedicato ai wine lover che si chiuderà domani nelle piazze del centro cittadino) e, ieri, da Opera Wine, la grande anteprima con la vetrina delle 131 migliori etichette italiane selezionale da Wine Spectator, la più prestigiosa rivista del settore. Con oltre 4.000 cantine espositrici da tutte le regioni italiane e da 30 Paesi esteri, all’edizione 2024 di Vinitaly sono attesi più di 30mila operatori internazionali, tra cui i 1200 top buyer da 68 nazioni, selezionati e ospitati da Veronafiere e Ice Agenzia, oltre a delegazioni commerciali dai principali Paesi della domanda. "Il vino italiano vale più di 8 miliardi di export e i consumatori sul mercato interno lo scelgono perché esprime qualità, dà sicurezza e benessere - ha detto Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste -. Qui a Vinitaly è rappresentata l’intera filera, da chi produce uva fino agli enologi, i trasformatori e i distributori per dare equilibrio e creare ricchezza in questa Nazione. Un settore che è simbolo dell’eccellenza del Made in Italy”. A rappresentare il governo, alla cerimonia inaugurale nell’Auditorium Verdi del Palaexpo, anche Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, e Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura. Oltre al presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, che ha aperto gli interventi istituzionali. “Questa edizione - ha ribadito il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo - vuole contribuire ad accendere un ulteriore faro sul vino italiano, che ha proprio in Vinitaly il suo brand fieristico di promozione globale”. E con questa logica della promozione Veronafiere ha da poco terminato anche un giro del mondo in 18 città di 15 nazioni durato oltre un semestre per operare una selezione ponderata dei principali buyer da invitare a Vinitaly. Un lavoro possibile anche grazie alla collaborazione e al sostegno del governo italiano, delle ambasciate e degli enti istituzionali preposti alla promozione, su tutti Ice Agenzia. “Un sistema di relazioni grazie alle quali Vinitaly ha potenziato il proprio know how, attivando un programma di condivisione sempre più stretto con i player del settore su scala mondiale” ha concluso Bricolo. Una partecipazione espositiva consolidata che conferma la centralità del Salone internazionale del vino e dei distillati sempre più targettizzato sulle esigenze delle imprese e sulla promozione del settore in Italia e sui mercati esteri, storici ed emergenti. Va in questa direzione anche il nuovo Piano strategico di Veronafiere “One 2024-2026” che contempla un rafforzamento ulteriore della mission di Vinitaly volta ad amplificare la piattaforma promozionale del brand per garantire, al contempo, investimenti per l’incoming sulla manifestazione e sul prodotto italiano nelle piazze export più strategiche, grazie a un radicamento di Veronafiere ancora più capillare proprio in quelle aree. AE il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato che “il Veneto rappresenta ancora oggi la prima regione in Italia per produzione di vino, con 11 milioni di ettolitri su un dato nazionale di circa 56 milioni di ettolitri, ma soprattutto questo Veneto della viticoltura e dell'enologia copre il 36% dell'export nazionale, con 2,8 miliardi di euro, il vigneto oggi vale circa 100mila ettari”.
Il contingente più corposo degli ospiti a questa edizione di Vinitaly rimane quello statunitense con oltre il 15% delle presenze, seguiti da altre 3 piazze strategiche extra-Ue: Canada, Cina e Regno Unito, che assieme sommano il 23% degli arrivi. E in occasione della 1/a giornata nazionale del Made in Italy (lunedì 15 aprile) sarà presentata, assieme al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, la ricerca “Se tu togli il vino all’Italia, un tuffo nel bicchiere mezzo vuoto”. Uno studio, realizzato dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly e da Prometeia, sull’impatto che il Belpaese subirebbe in termini socio-economici, turistici e identitari da un’ipotetica scomparsa del vino dall’Italia.
Per approfondire Veronafiere S.p.A. Veronafiere S.p.A. Nessuna descrizione
ANSAcom - In collaborazione con Verona Fiere – Vinitaly 2024
Guarda anche
Ultima ora
Ultima ora