"La riunione della V Commissione
è andata avanti per diverse ore e ha mostrato una Verì
"balbettante" su molti temi, che sovente ha preferito eludere le
domande scegliendo di parlare al condizionale su argomenti
specifici e finendo per confermare, con le sue parole, le cifre
e le preoccupazioni da noi espresse nei giorni precedenti su
questo delicato argomento, malgrado qualcuno in Commissione,
evidentemente distratto, abbia capito tutt'altro parlando di
numeri smentiti!".
Così in una nota i consiglieri regionali del Partito
Democratico Sandro Mariani, presidente della commissione di
Vigilanza, e il capogruppo, Silvio Paolucci, sulla riunione
sulla precaria situazione della sanità abruzzese, della
commissione sanità del consiglio regionale di ieri pomeriggio
all'Aquila. Durante i lavori sono stati auditi l'assessore al
ramo Nicoletta Verì e il direttore del Dipartimento Sanità della
Regione Abruzzo, Claudio D'Amario.
Un incontro convocato dal presidente, Paolo Gatti, di FdI, su
richiesta dello stesso Mariani, che nei giorni scorsi aveva
denunciato un deficit della sanità abruzzese dio oltre 122
milioni di euro. Un disavanzo pesante smentito ieri sera da
Gatti il quale ha parlato di buco che si attesta sotto i venti
milioni di euro. Deficit che Mariani conferma, innescando un
balletto di cifre: "Tentando poi di rassicurare i presenti
l'assessore alla Sanità ha confermato perdite di esercizio nella
gestione sanitaria abruzzese prossime ai 120 milioni di euro
provando a tranquillizzare sul fatto che la maggioranza avrebbe
già recepito somme da alcuni capitoli di bilancio giacenti da
anni e con altre operazioni, come sull'allegato di Bilancio, la
cosiddetta "omnibus" - specifica Mariani, il quale ha
sottolineato che il presidente della Giunta, Marco Marsilio, di
FdI non era presente - premesso che nel caso si tratterebbe di
una soluzione tampone, limitata solo all'annualità in corso, e
che già dal prossimo anno la situazione tornerebbe precaria mi
preoccupa molto la scelta di prelevare questi fondi
dall'allegato di Bilancio. Infatti se la Verì ha rassicurato sul
fatto che questo non sarà annullato restano da dare risposte
celeri alle associazioni, ai comuni e alle realtà abruzzesi che
si sono viste finanziare progetti proprio grazie al cosiddetto
"omnibus" e devono sapere se queste risorse saranno confermate o
saranno tolte loro per ripianare la precaria situazione
economico-finanziaria della gestione sanitaria abruzzese".
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