Le mamme hanno ricominciato a
donare, ma nonostante questo la quota di latte donato raggiunta
non sempre basta a coprire i fabbisogni dei piccoli, prematuri e
non, della Toscana. Per questo la Banca del latte dell'Azienda
ospedaliero universitaria Meyer di Firenze, capofila della rete
regionale del latte umano donato (Reblud) della Toscana, fa un
appello in occasione della Giornata mondiale della donazione del
latte umano che ricorre domenica 19 maggio. "Il Covid e,
purtroppo, il calo delle nascite hanno portato un calo delle
donazioni: negli ultimi anni stiamo assistendo ad un nuovo
aumento del numero di donatrici ma, nonostante questo, non
sempre riusciamo a coprire i fabbisogni" spiega la responsabile
della Banca del latte del Meyer Laura Chiesi insieme a Maria
Luce Cioni, che ne è responsabile medico.
Nel 2018 le donatrici sono state 314, nel 2019 367, nel 2020
253, nel 2021 302, nel 2022 sono calate a 201, per risalire a
304 nel 2023. "Il latte materno, unico, inimitabile ed in
continua evoluzione, è il miglior alimento disponibile per tutti
i neonati, siano essi prematuri o nati a termine perché fornisce
tutti i nutrienti di cui hanno bisogno nella prima fase della
loro vita: ecco perché oggi invitiamo le mamme a donare",
spiegano le specialiste del Meyer.
In Toscana le Banche del latte sono 6: Aou Meyer - Siena-
Versilia - Lucca - Grosseto- Arezzo, tutte riunite nella rete
delle Banche del latte. L'organizzazione toscana in rete, si
spiega, "è pressoché unica in Italia e ha portato numerosi
benefici: una maggior facilità di accesso alle strutture per le
aspiranti donatrici, una raccolta e distribuzione più agevole,
una maggior uniformità delle procedure, sicurezza e qualità del
prodotto distribuito, un maggior soddisfacimento dei bisogni
regionali e miglior uso clinico del latte, oltre che una maggior
redistribuzione ai centri privi di banca, una distribuzione e
utilizzo in base a priorità cliniche e un maggior uso esclusivo
di latte umano per i neonati critici, nelle prime fasi della
vita". Racconta una mamma donatrice: "Per alcuni bambini, come
la mia che è ricoverata nella terapia intensiva del Meyer, il
latte è anche terapeutico e questo rende ancora più importante
la donazione di latte materno. Il percorso per attivare la
donazione è tra l'altro molto semplice e lineare, anche per chi
si trova sul territorio, e non ricoverato come noi". Il latte
umano donato è utilizzato negli ospedali toscani come sostituto
del latte materno, prioritariamente per la nutrizione dei
neonati pretermine ma anche di altri piccoli pazienti affetti da
patologie gastrointestinali, metaboliche, cardiache e renali.
Possono donare tutte le mamme che producono più latte rispetto
ai bisogni del proprio bambino, che godono di buona salute, che
conducono uno stile di vita sano e che risultano negative agli
screening infettivologici. Per donare si può contattare la Banca
più vicina o si può anche fare riferimento al consultorio, al
punto nascita più vicino oppure al Meyer. La mamma che decide di
donare, riceverà a domicilio, o presso il punto di raccolta
concordato, le istruzioni da seguire e tutto il necessario per
estrarre e conservare correttamente il proprio latte che sarà
ritirato dal personale delle Banche.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA