A un anno dall'alluvione la
Romagna fa ancora i conti coi danni per il maltempo. Le forti
piogge e la violenta grandinata che ieri hanno colpito il
Ravennate hanno causato "danni ingenti alle colture e agli
impianti" delle cooperative agricole della zona. È quanto emerge
dalla ricognizione sul campo di Legacoop Romagna secondo cui il
rapporto sui danneggiamenti "è in evoluzione" e legato al meteo
delle prossime ore.
La cooperativa Cab Terra, viene evidenziato, "è stata la più
colpita, in particolare nella zona nord-ovest di Ravenna, che
include le località di Santerno, Piangipane, Camerlona e
Sant'Antonio. Almeno 800 ettari di terreno sono stati travolti
da acqua e grandine, con le produzioni di pesche, pere e
pomodori completamente azzerate. Anche le vigne, i cereali e la
cicoria sono state compromesse". Al riguardo viene stimato un
"danno complessivo alle produzioni di circa un milione con
conseguenti impatti occupazionali negativi nel settore
ortofrutta".
Tra le altre realtà del territorio, sottolinea Legacoop
Romagna, "Agrisfera, pur non avendo subito la grandine, sta
valutando l'impatto delle piogge intense su pomodori e cereali
allettati. La Cab Fusignano ha avuto forti danni da vento e
pioggia, che hanno steso a terra il grano duro e l'orzo;
l'entità è in fase di valutazione" mentre la "Cab Bagnacavallo
ha subito perdite su circa il 25% delle produzioni nei 300
ettari colpiti, con la grandine su pesche e albicocche e il
grano allettato. Una valutazione più precisa sarà possibile solo
dopo il ritiro dell'acqua. La Cab Campiano ha riportato a sua
volta una situazione negativa, con la produzione peschicola
probabilmente da destinare a scarto e danni su pomodori e grano"
Innanzi al cambiamento ambientale, osserva il presidente di
Legacoop Romagna, Paolo Lucch, "gli agricoltori sono in prima
linea. Il settore è già provato dalle avversità climatiche degli
ultimi anni e dalla lentezza con cui si sta muovendo la macchina
dei ristori. Le assicurazioni stipulate in autonomia non
bastano. Mai come in questo momento servono risposte certe e
veloci da parte del Governo".
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