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Veronica Maya, ho rischiato di morire per un aborto in Brasile

Veronica Maya, ho rischiato di morire per un aborto in Brasile

Conduttrice ospite di Monica Setta a Storie di donne al bivio

ROMA, 17 maggio 2024, 10:58

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Non l'ha mai raccontato prima, lo fa con Monica Setta a Storie di donne al bivio nella puntata in onda martedì 28 maggio in seconda serata su Rai 2. Veronica Maya, conduttrice e attrice, rivela di aver rischiato la morte per una emorragia che l'ha colpita quando era alla dodicesima settimana di gravidanza durante un Capodanno in Brasile.
    "Ero con Marco (Moraci, chirurgo plastico, suo marito e padre dei tre figli Riccardo, Tancredi e Katia, ndr) - dice -. Lo avevo appena conosciuto e avevo scoperto di essere rimasta incinta da poco. Nonostante tutto, siccome stavo bene, non rinunciai al viaggio in Brasile, ma atterrati a Rio cominciai a sentirmi male. Non dicevo nulla a Marco per non rovinargli la vacanza e non mi opposi quando mi chiese di trasferirci in un piccolo villaggio lontanissimo dalla capitale. Abbiamo vissuto momenti stupendi in spiaggia e poi una sera un forte attacco di dolori all'addome e tanto sangue. Ero distante 300 chilometri da un centro attrezzato e dagli ospedali, nel villaggio c'era solo un medico e un ecografo in una piccolissima stanza con molti testi di medicina anche in Italiano. Il dottore brasiliano chiese subito a Marco se si sentisse in grado emotivamente di aiutarlo. Lui disse 'si' e fu il primo a verificare con l'ecografia che nostro figlio era morto. Mi sottoposero al raschiamento senza anestesia. Avevano solo pochissima ketamina, un potente anestetico che si usa per i cavalli. Ricordo che persi i sensi e mi svegliai quando tutto era finito. Marco mi disse, ironia della sorte, che durante l'operazione era andata via la luce e avevo rischiato la vita. Magicamente, però, dalla mattina dopo riacquistai le forze e andai al mare con Marco che fu tenerissimo. Allora mi chiese se volevo fare una famiglia con lui. Lo avevamo capito nell'immenso dolore della perdita di quel bimbo".
   

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