"Anci Campania è particolarmente
felice che si prospetti una soluzione per la bonifica di
Bagnoli, un progetto che ha un'importanza strategica per Napoli.
Napoli non è solo la capitale del Sud, ma anche una delle grandi
capitali del Mediterraneo. Tuttavia, è essenziale che questa
importante iniziativa non sottragga risorse agli altri 549
Comuni della Campania. Se dal fondo di 5,9 miliardi venissero
tolti 1,2 miliardi per Bagnoli, si ridurrebbero inevitabilmente
le risorse e le opportunità per tutti gli altri comuni della
regione". Lo afferma, in una nota, Carlo Marino, sindaco di
Caserta e presidente di Anci Campania.
"Per questo motivo - prosegue - Anci Campania invita il
Governo a trovare, attraverso un percorso istituzionale che
coinvolga direttamente il Presidente del Consiglio dei Ministri,
i fondi necessari per la bonifica di Bagnoli al di fuori di
quelli già programmati dal Fsc. Siamo convinti che nel
confronto tra la Premier Meloni e il Sindaco Manfredi si possano
trovare soluzioni intelligenti e alternative che non penalizzino
gli altri 549 Comuni". Secondo Anci Campania, "Napoli merita un
fondo dedicato, distinto e separato dal Fsc. In questo modo si
potrà garantire che la bonifica di Bagnoli avvenga senza
compromettere le risorse destinate agli altri comuni della
Campania, permettendo a tutti di beneficiare pienamente dei
fondi disponibili e affrontare le proprie sfide. Confidiamo nel
buon senso per trovare una soluzione equa e sostenibile. Il
dialogo e la collaborazione tra il Governo centrale e le
amministrazioni locali sono fondamentali per garantire un futuro
prospero e sostenibile per tutta la Campania".
Il comunicato di Marino si apre con la "grande soddisfazione"
con cui Anci Campania "saluta la ripresa di contatti e del
dialogo tra il Ministero per le Politiche di Coesione e la
Regione Campania, un dialogo che ha subito un'accelerazione
significativa dopo la sentenza del Consiglio di Stato. Questa
rinnovata collaborazione - si legge - mira a concludere un
accordo cruciale per il Fondo di sviluppo e coesione (Fsc)
destinato alla Campania. È con assoluto compiacimento che
salutiamo il rilancio di un percorso istituzionale che andrà ad
aiutare 280 Comuni della Campania. Di questi, cento devono
completare la vecchia programmazione, altri 180 attraversano
serie difficoltà economiche, con alcuni che rischiano
addirittura il dissesto. Questo accordo rappresenta una boccata
d'ossigeno vitale per la nostra regione, offrendo speranza e
sostegno concreto ai comuni in difficoltà".
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