In comune hanno l'appartenenza
all'Arma dei carabinieri e in Comune, inteso come Municipio,
hanno condiviso per anni l'impegno amministrativo: ora, però, il
sodalizio politico tra il maresciallo Fabio Della Marra e il
brigadiere capo Mauro Russo, entrambi in servizio presso la
Stazione dei carabinieri di Ariano Irpino, in provincia di
Avellino, si è interrotto.
I due carabinieri hanno preso strade diverse qualche
settimana fa, alla vigilia della presentazione dell'unica lista
che riconfermava, per il terzo mandato consecutivo, la
candidatura di Della Marra a sindaco del comune di Savignano
Irpino, poco più di 1.300 abitanti sulla montagna che domina la
Valle del Cervaro, al confine con la provincia di Foggia e a
pochi chilometri da Ariano Irpino, dove entrambi prestano
servizio.
Russo ha contestato a quello che in caserma è il suo diretto
superiore il "mancato coraggio a rinnovare la lista". "Ho
percepito - spiega il brigadiere capo - una certa stanchezza dei
cittadini e ho consigliato di dare un segnale di rinnovamento
mettendo in lista i giovani di Savignano. Dello Russo - aggiunge
- resta un ottimo maresciallo dei carabinieri, devo però dire
che stavolta mi ha deluso".
La proposta di 'rinnovamento' è stata oggetto di confronto,
ma al termine del quale è stata bocciata. Da qui l'iniziativa di
Russo di candidarsi a sindaco con una seconda lista, "Siamo
Savignano", composta da otto giovani: "Non siamo arrivati alla
soglia prevista dei dieci candidati - spiega - semplicemente
perché di giovani a Savignano ne sono rimasti pochissimi".
Dello Russo, che sarà invece sostenuto dalla sua storica
lista, "Noi per Savignano", non drammatizza la rottura: "Ognuno
ha il diritto di mettersi in gioco", dice, riferendosi al
brigadiere capo. Puntualizza di non essere "insensibile al tema
del rinnovamento che però nei piccoli e piccolissimi comuni
diventa uno strumento retorico quanto di difficile
realizzazione".
Entrambi vivono da decenni a Savignano Irpino. Della Marra,
52 anni è originario di Penne, in provincia di Pescara; Russo,
58 anni, è nato a Foggia, a mezz'ora di auto da Savignano.
Promettono di dar vita ad una competizione sobria, in nome della
divisa che entrambi indossano: "Abbiamo il dovere di trasmettere
tranquillità ai nostri concittadini", è l'impegno di entrambi.
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