La sezione distaccata di Taranto
della Corte d'Assise d'appello ha sospeso con ordinanza
l'esecutività del pagamento, in capo agli imputati, delle
provvisionali concesse in primo grado alle parti civili del
processo Ambiente svenduto per il presunto disastro ambientale
causato dall'ex Ilva negli anni di gestione dei Riva nel periodo
1995-2012. L'ordinanza è stata letta dal presidente Antonio Del
Coco nel corso della seconda udienza del processo che si celebra
nell'ex aula bunker della Corte d'appello al rione Paolo VI di
Taranto.
Sono imputate 37 persone fisiche e tre società. In primo
grado furono 26 le condanne nei confronti di dirigenti della
fabbrica, manager e politici, per circa 270 anni di carcere. La
Corte d'assise, con sentenza del 31 maggio 2021, dispose
provvisionali di 5mila euro nei confronti di ciascuna delle
parti offese, ma secondo i giudici d'appello non poteva essere
concessa l'immediata esecutività del pagamento.
A vario titolo, vengono contestati i reati di associazione a
delinquere finalizzata al disastro ambientale, omissione dolosa
di cautele sui luoghi di lavoro, avvelenamento di sostanze
alimentari, corruzioni in atti giudiziari, omicidio colposo e
altre imputazioni.
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