Reintegro dei 226 lavoratori
disabili con l'assunzione in una nuova cooperativa che gestirà
il servizio di call center. E' la proposta di conciliazione
fatta dai legali di Wind Tre davanti al giudice del lavoro di
Milano a cui si sono rivolti, con l'assistenza della Fp Cgil, i
lavoratori i cui contratti erano legati a una convenzione
firmata con le Regioni Sicilia e Campania scaduta il 31 dicembre
del 2023.
La proposta è stata rigettata al mittente dai lavoratori,
informa il sindacato. "La stipula della convenzione tra Wind
Tre, il Consorzio Sintesi e le Regioni obbliga la
multinazionale, sin dal 2006, ad assumere i lavoratori al
termine del periodo della convenzione, che è scaduta il 31
dicembre del 2023 - sostiene la Fp Cgil - Le Regioni,
cofirmatarie delle convenzioni, si sono pronunciate
ufficialmente ribadendo l'obbligo di assunzione in capo alla
Wind Tre a far data dall'1 gennaio 2024".
"Wind Tre invece - dicono Michele Morello per la Fp Cgil
Palermo e le Rsa Belinda La Barbera, Giuseppe Vitale, Domenico
Spica, Truden Sala e Raffaela Usenza - ha proposto ai ricorrenti
una stabilità occupazionale dapprima di tre anni, rilanciata a
sei anni, presso una nuova cooperativa, non applicando il
contratto delle telecomunicazioni, che darebbe ai disabili una
remunerazione del 30 per cento superiore rispetto al contratto
delle cooperative".
Anche nella Regione Lazio la convenzione per i lavoratori
disabili è scaduta alla fine dello scorso anno ma azienda e
sindacati hanno trovato l'accordo che ha consentito al personale
di transitare nella nuova cooperativa e di proseguire l'attività
dal primo gennaio di quest'anno senza perdere un solo giorno di
lavoro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA