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WindTre propone assunzione disabili in coop, no della Cgil (2)

WindTre propone assunzione disabili in coop, no della Cgil (2)

PALERMO, 17 maggio 2024, 19:06

Redazione ANSA

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I sindacalisti aggiungono: "L'azienda ha comunicato che la proposta di passaggio alla cooperativa è più vantaggiosa per i ricorrenti, poiché avrebbero sei anni di garanzia occupazionale grazie all'impegno di Wind Tre di dare in appalto le attività alla nuova società, mentre, la stessa Wind Tre, con l'assunzione diretta, potrebbe non garantire sei anni di occupazione nel proprio organico poiché sono già previsti cali drastici delle attività". "Quindi l'azienda consiglia ai lavoratori delle categorie protette il passaggio alla nuova cooperativa che, è bene precisarlo, mai si è occupata di call center e non ha sedi operative sui territori, piuttosto che l'assunzione nella multinazionale, appartenente al gruppo CK Hutchison Holdings, che fattura miliardi di dollari l'anno", sottolinea la Fp Cgil.
    Per il sindacato "oltre la differenza abissale fra i due datori di lavoro, vi è una differenza sostanziale fra i due contratti collettivi nazionali di lavoro: questi lavoratori, accettando il passaggio nella nuova cooperativa, guadagnerebbero il 30 per cento in meno per sei anni e non avrebbero alcun diritto futuro". "Restiamo fiduciosi nel giudizio della magistratura - conclude il sindacato - che già ha mostrato attenzione alla particolarità del caso, permettendo ieri la partecipazione dei 50 lavoratori, fatto insolito in un processo del lavoro, all'udienza".
    I lavoratori esprimono ancora una volta "apprezzamento verso le istituzioni e le forze politiche chiamate in causa perché, con alto senso del dovere e delle istituzioni, hanno indirizzato la loro azione affinché venga rispettata la legge e, quindi, garantiti i diritti dei lavoratori disabili". "In modo particolare - dicono i lavoratori - ringraziamo l'assessorato al lavoro della Regione siciliana, il Centro per l'impiego di Palermo, la commissione Lavoro dell'Assemblea siciliana, le forze politiche e sindacali delle regioni Sicilia e Campania, gli esponenti politici nazionali, e i media, che danno voce alla nostra vertenza".
   

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