Il funzionario del comune di
Campagnano, arrestato stamattina dai carabinieri, avrebbe anche
fornito ai rappresentanti di una cooperativa, che opera in tutta
la provincia romana nel settore del socio-assistenziale, i
disciplinari di una gara d'appalto per la gestione di un asilo
nido nel comune, prima che venissero pubblicati. Si tratta di
un bando di gara del valore di 3,6 milioni euro. L'uomo avrebbe
inoltre chiesto e ottenuto denaro, circa 2 mila euro, per
nominare come membro esterno della commissione esaminatrice una
persona vicina alla cooperativa. Per questo, tra i sei arrestati
nell'operazione di oggi, si cono anche il presidente e il
vicepresidente della cooperativa, ora ai domiciliari.
"Senza l'attività di intercettazione, telefonica e ambientale,
svolta sulla base dell'attuale normativa che equipara i delitti
contro la pubblica amministrazione (corruzione e concussione) a
quelli di criminalità di tipo mafioso, non si sarebbe mai
disvelato quanto emerso" sottolinea la Procura di Tivoli in una
nota.
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