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Dal 13 giugno a Capannelle torna Rock in Roma

Dal 13 giugno a Capannelle torna Rock in Roma

Aprono i CCCP, in cartellone Geolier, Calcutta, Placebo, Tedua

ROMA, 24 aprile 2024, 19:01

Claudia Fascia

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Saranno i CCCP - Fedeli alla linea ad inaugurare il 13 giugno la 14/a edizione di Rock in Roma, che anche quest'anno animerà fino a fine luglio l'Ippodromo delle Capannelle, sede storica della manifestazione, con due palchi: il Red Stage e il Black Stage. Ventotto concerti che spaziano dalla trap al pop, dall'elettronica al rock.     Protagonisti dell'estate romana all'ippodromo saranno, oltre ai CCCP, Gemitaiz (14 giugno), Gabry Ponte (15 giugno), Tropico (17 giugno), La Sad (19 giugno), Salmo & Noyz (21 giugno), Teenage Dream (22 giugno), Babymetal (25 giugno), Geolier (28 giugno), Calcutta (30 giugno), Tommaso Paradiso (4 luglio), Bruce Dickinson (5 luglio), Kerry King (6 luglio), Placebo (8 luglio), Massimo Pericolo (11 luglio), 21 Savage (16 luglio), BNKR44 (18 luglio), Club Dogo (19 luglio), Deejay Time (20 luglio), Marlene Kuntz (24 luglio), Tedua (27 luglio). Il 15 giugno l'Ippodromo ospiterà anche Rock me Pride, festa di chiusura del Roma Pride con la partecipazione di Annalisa. Altri sei live sono organizzati con l'Auditorium Parco della Musica di Roma e si terranno alla Cavea: Fontaines D.C (25 giugno), Die Antwoord (3 luglio), Cat Power sings Dylan (7 luglio), Deep Purple (10 luglio), Cristiano De Andrè (20 luglio) e Loreena McKennit (22 luglio).     Un festival cresciuto negli anni, anche a livello internazionale, tanto da portare in passato al Rock in Roma nomi come Bruce Springsteen, Rolling Stones, David Gilmour, Roger Waters, Muse, Maneskin, solo per citarne alcuni, che muovono anche l'indotto turistico della città eterna, richiamando fan da tutta Italia e anche dall'estero.     "Roma è tornata prima nella vendita dei biglietti nel 2022, con 500mila tagliandi staccati in più rispetto a Milano - sottolinea l'assessore comunali ai grandi eventi Alessandro Onorato -. Siamo in attesa dei dati del 2023, ma Roma è una piazza appetibile dal punto di vista dei grandi eventi".     Nelle settimane scorse si era parlato di un possibile trasloco di Rock in Roma da Capannelle, anche per l'annoso problema del deflusso dall'impianto stretto tra due arterie, non confermato dagli organizzatore del festival Sergio Giuliani e Maxmiliano Bucci. "Capannelle è la nostra sede naturale - confermano i due -. L'ippodromo non nasce per i concerti, ma la sfida è ricollocare spazi urbani esistenti e reinventare nuove soluzioni". L'obiettivo per il futuro è più che trovare una nuova location quella di pensare a nuovi luoghi in periferia come spin-off per moltiplicare i palchi. Da parte del Comune, intanto, arriva la richiesta al prossimo gestore dell'impianto (ieri è uscito il bando per la gestione dell'ippodromo dopo 20 anni) di un impegno per sviluppare e migliorare Capannalle, anche in vista di un utilizzo invernale. per arginare il problema dei trasporti, confermati anche poer quest'anno i treni speciali per la stazione Termini e i bus-navetta per il centro città alla fine dei concerti.     L'anno scorso Rock in Roma ha staccato 283mila biglietti e per quest'anno l'obiettivo è superarli e segnare un nuovo record, anche senza eventi in programma al Circo Massimo, che dopo il live dell'agosto scorso di Travis Scott era finito nel mirino. "Quello di Travis Scott al Circo Massimo è stato un successo unico, non dobbiamo dimenticarlo. Come metropoli mondiale Roma deve puntare a portare artisti top in città e questo si fa anche facendo sistema - dice ancora Onorato -.     Nella nostra città c'è un provincialismo strisciante anche quando facciamo record mondiali. Quello di Travis Scott è stato un successo unico: ha prodotto zero ospedalizzazioni, contro le 186 registrate a Milano e i morti negli Stati Uniti. Sì, ci sono state vibrazioni, ma danni no. E il Circo Massimo rimane aperto ai grandi eventi per valorizzare al massimo il sito".

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