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Sanremo, Salini: 'Rai impegnata per parità di genere. Brano Cally in gara non contestabile'

Amadeus ha sbagliato ma si è scusato. Spazio a storie di emancipazione

Redazione ANSA

"Un errore", legato a una "frase inappropriata" di Amadeus, che tuttavia "ha chiarito cosa intendesse dire, scusandosi con tutte le donne". Un episodio che non può però far dimenticare "ciò che la Rai sta facendo, al festival di Sanremo e in tutta la sua programmazione, per veicolare una corretta rappresentazione dell'immagine delle donne e della doverosa promozione della parità". A rivendicarlo è l'ad, Fabrizio Salini, in una lettera in cui risponde alle proteste di una trentina di deputate Pd per le parole del conduttore e direttore artistico in conferenza stampa sulle figure femminili che lo affiancheranno all'Ariston. Lo stesso Amadeus, sottolinea Salini, "ben prima dell'incidente che lo ha visto involontario protagonista, ha voluto che sul palco di Sanremo trovasse posto la denuncia della violenza contro le donne e ha scelto di chiamare una donna a parlarne", Rula Jebreal.

"Come Concessionaria, e in piena linea con quanto previsto dal Contratto di Servizio, in particolare - sottolinea Salini nella risposta all''Intergruppo per le donne, i diritti e le pari opportunità' - la Rai lavora costantemente per superare gli stereotipi di genere, per promuovere la parità e il rispetto per l'immagine della donna. A tal proposito, dalle conclusioni del "Monitoraggio sulla rappresentazione della figura femminile nella programmazione della Rai" per l'anno 2018 è emerso che "le tre reti generaliste sottoposte ad analisi nel corso dell'anno si caratterizzino positivamente per una elevata attenzione verso le questioni di genere - che coprono circa un quarto delle 1.100 trasmissioni campione - per un sostanziale rispetto della dignità femminile e dell'identità di genere e un'attenzione particolare al tema della violenza contro le donne nonché a casi di violenza di genere trattati in spazi di cronaca o attualità o nella serialità di produzione Rai, narrati complessivamente in modo corretto", in linea con i principi che impegnano la Rai in questa direzione e sottoscritti con il Contratto di Servizio 2018-2022".

 

Per altro- puntualizza tornando sulla questione Junior Cally - "violenza, sessismo e misoginia" restano "inaccettabili" e sarebbero stati "immediata ragione di non ammissione" per Junior Cally tra i Big a Sanremo. "Ma la canzone in gara non si presta a queste contestazioni".

"Ci siamo interrogati su come affrontare il problema, mettendo insieme il Regolamento della competizione e valutazioni di altro tipo: abbiamo pensato - spiega Salini - che il nostro dovere fosse tenere la valutazione delle proposte artistiche entro il perimetro della competizione canora di quest'anno".

"In ogni caso l'ampio dibattito di questi giorni - sottolinea Salini - rappresenta un'opportunità che la Rai deve saper utilizzare per migliorare il suo dialogo con il pubblico di utte le generazioni con l'obiettivo di includere e non escludere". Quanto alla promozione della parità di genere, l'ad Rai cita tra i prossimi importanti esempi "l'anteprima mondiale della seconda serie de 'L'amica Geniale', Storia del nuovo cognome", "un eccezionale racconto dell'emancipazione delle donne, dell'importanza della cultura per il riscatto femminile da una condizione di subalternità. Ancora una volta sarà il servizio pubblico a far arrivare questo messaggio di liberazione a milioni di donne e di uomini, e a lavorare così per la crescita vera della nostra società. Ed è sempre la Rai ad aver raccontato la vita e il lavoro di una magistrata come Imma Tataranni, o in un recente passato ad aver portato al grande pubblico il grido contro la violenza lanciato da Lucia Annibali".

 

 

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