Sanremo: le pagelle della seconda serata

dell'inviata Claudia Fascia. Foto di Riccardo Antimiani e Ettore Ferrari

Queste le pagelle della seconda serata del 69/o festival di Sanremo.

CLAUDIO BAGLIONI: Visibilmente più sciolto della prima sera, come anche gli altri suoi compagni. Da Lerch imbronciato, si trasforma in Stanlio con le sue smorfie a beneficio degli sketch con Virginia Raffaele. Si riprende anche la scena musicale per mettersi al servizio dei suoi ospiti. Regala, per la gioia delle ugole di tutti, anche il tanto atteso momento karaoke con Questo Piccolo Grande Amore. VOTO: 7

VIRGINIA RAFFAELE: Gli spazi allargati le donano. Come il meraviglioso vestito rosso nel numero dell'Habanera. Quando riesce a dare sfogo al suo genio è inarrestabile. Se chiami Virginia, perché imbrigliarla nella liturgia schematica del festival? VOTO: 8

CLAUDIO BISIO: Meglio anche lui. Non vuole portare la politica al festival, dice. Poi con Michelle Hunziker canta La Lega dell'amore. Sberleffo a Matteo Salvini o omaggio a Elio e Le storie tese, autori della canzone? Nel dubbio, per noi la coppia Bisio-Hunziker funziona meglio di quella Bisio-Raffaele. VOTO: 7

FIORELLA MANNOIA: Eleganza, stile, classe. E voce. Nonostante il festival non l'abbia mai premiata con la vittoria, lei riesce sempre a essere una stella che illumina l'Ariston. E poi lei gioca sporco, giocandosi l'asso pigliatutto e cantando Quello che le donne non dicono con Baglioni al suo fianco. VOTO: 8

PIPPO BAUDO: E' il monumento vivente del festival. Come l'anno scorso il pubblico dell'Ariston gli tributa una standing ovation (ne tributa diverse a dire il vero... le poltrone saranno scomode?). Giustifica la sua presenza: "come si fa a rinunciare a questo affetto? a questo abbraccio?". Workaholic anche a 80 anni suonati. VOTO ALLA CARRIERA: 8

MICHELLE HUNZIKER: Si diverte, magari anche più dell'anno scorso. Fare l'ospite è decisamente più facile. E lei non perde l'occasione: è brava e con Bisio si trova a suo agio. VOTO: 7,5

MARCO MENGONI: Emoziona e si emoziona. L'Ariston fa paura anche se lo hai vinto, ti fa tremare le gambe anche se hai una carriera internazionale, ti fa venire i lucciconi agli occhi anche se sei Mengoni. O forse proprio se sei Mengoni e non devi dimostrare niente. E te ne freghi se gli altri se ne accorgono che ti batte il cuore forte mentre canti Emozioni di Lucio Battisti. VOTO: 8.5

PIO E AMEDEO: Irriverenti menestrelli dell'ironia. E non ce n'è per nessuno. Nel mirino finiscono Salvini e la Lega, il Pd, il reddito di cittadinanza del M5S. Anche gli animalisti. Riescono a rianimare la platea che sonnecchia dopo la mezzanotte. VOTO: 7.5

RICCARDO COCCIANTE: Era tra gli ospiti più attesi, ma complice l'ora, complice un errore nell'esecuzione, lascia un po' di amaro in bocca. A salvarlo Margherita cantata a cappella con tutto il teatro. VOTO: 6

MICHELE RIONDINO E LAURA CHIATTI: Canterini anche loro. Anche se in realtà sono al festival per presentare il loro film in uscita Un'avventura. VOTO: 6.5

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