Diodato e Roy Paci - Biografia

Redazione ANSA

DIODATO
Diodato esordisce discograficamente nell’aprile 2013 con “E forse sono pazzo”. I primi singoli estratti vengono trasmessi da numerose emittenti radiofoniche e con la rivisitazione di “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè, contenuta nell'album, Diodato partecipa alla colonna sonora del film di Daniele Luchetti "Anni felici". Nel febbraio 2014 Diodato partecipa a Sanremo nella categoria “Nuove proposte” con la canzone “Babilonia”. Le esibizioni al Teatro Ariston lo portano a conquistare il secondo posto nella classifica generale e i complimenti della giuria di qualità, presieduta dal regista Paolo Virzì. Anche Mina su Vanity Fair ha citato il brano considerandolo uno dei migliori di tutto il festival. Nel marzo del 2014 Diodato viene scelto dalla trasmissione televisiva di Rai 3 “Che Tempo che Fa“ come ospite fisso. Ogni domenica in collegamento per dodici puntate con le sue “canzoni in un minuto”, rende omaggio ai grandi artisti della musica italiana (come Sergio Endrigo, Domenico Modugno, Mina, Luigi Tenco e Bruno Lauzi) proponendo alcune delle più belle canzoni di sempre. Il 27 ottobre 2014 pubblica "A Ritrovar Bellezza”, disco che contiene tutti i brani interpretati durante la collaborazione con Che Tempo Che Fa. All'album partecipano anche Manuel Agnelli con cui duetta ne “La voce del silenzio” ed ancora Roy Paci e i Velvet Brass con cui rivede la splendida “Arrivederci” di Bindi. Partecipa al disco “Acrobati" di Daniele Silvestri con due featuring nei brani “ Pochi giorni” e “ Alla fine”. “Cosa siamo diventati”, uscito ad inizio 2017, è stato anticipato dal singolo “Mi si scioglie la bocca” entrato nella VIRAL 50 di Spotify dopo neanche 24 h dalla pubblicazione. Il secondo singolo estratto, “Di questa felicità”, viene pubblicato a ridosso dell’estate in due versioni diverse da quella presente nell’album: una “blue version” acustica e una “red version” più elettronica riprodotta per l’occasione da Dario Faini. Prende parte alla compilation “KO Computer”, un tributo all’album “Ok Computer” dei Radiohead ideato dallo staff di King Kong di Radio1. Per loro reinterpreta la celebre “Paranoid Android”.

ROY PACI

Trombettista, compositore, arrangiatore e cantante, comincia a suonare il pianoforte da piccolissimo e approda alla tromba all’età di 10 anni, quando si unisce alla banda del suo paese. A 13 anni è già prima tromba ed entra a far parte di alcune big band siciliane di jazz tradizionale, esibendosi nei locali jazz più famosi d’Italia. Nel 1990 si trasferisce in Sud America dove suona con la Big Band di Stato Argentina, con gruppi di cumbia uruguayana e musica popolar do Brasil, esibendosi al fianco di Selma Reis. A Montevideo forma il T-Rio Blanco con Jorge Accaraz e Angel Varela. In Senegal, suona con il gruppo di makossa di Papa Matelot Sabow. Rientrato in Italia, si unisce alle formazione ska dei Persiana Jones. Nello stesso anno, con altri musicisti siciliani fonda i Qbeta e incontra uno dei gruppi italiani più importanti dell’epoca, i Mau Mau. Con l’amico Fabio Barovero (Mau Mau), dà il via al suo progetto forse più struggente: la Banda Ionica, che raccoglie le marce funebri più popolari del Sud Italia. Il secondo cd “Matri Mia” (2001), che vanta ospiti come Vinicio Capossela, Arthur H, Joe dei La Crus, entra nella top ten dei migliori dischi di world music europea. Nel 1998, costituisce, insieme ai Gronge, il suo primo gruppo jazz-core, gli ZU. L’anno seguente Roy incontra Manu Chao, con il quale registra il fortunato “Proxima Estacion… Esperanza”. La fratellanza spagnola prosegue con i Macaco, capitanati da Dani El Mono Loco, con i quali Roy incide “Rumbo Submarino”. Quello che è probabilmente il suo progetto a oggi più famoso nasce l’anno successivo: Roy Paci & Aretuska, in cui Roy si circonda di giovani talenti siciliani. Il primo disco “Baciamo Le Mani” esce nel 2001. Nel 2003 produce tramite Etnagigante, etichetta discografica che ha nel frattempo fondato “Tuttapposto”. Roy Paci è inarrestabile: i riconoscimenti si moltiplicano, come il prestigioso premio “Carosone” del 2003, e anche le collaborazioni illustri: tra le altre, con gli olandesi The Ex Orchestra e il trio Trionacria. Nel 2004, la “terza dimensione” musicale di Roy Paci prende vita nel progetto Corleone, un viaggio alla riscoperta del retroterra siciliano attraverso gli occhi e le orecchie del jazz, Il risultato è “Wei-Wu-Wei”, primo lavoro al quale partecipa Mike Patton. Il nuovo anno fa capolino e con lui il nuovo album di Roy Paci & Aretuska, “Parola D’Onore”, terza parte dell’ideale Trinacria musicale del gruppo. Altri due progetti di assoluto valore prendono le mosse nel 2006: TEZ - Il Terrone, l’Ebreo e Lo Zingaro e Ananga Ranga. Il “Terrone” è ovviamente Roy Paci, l’”Ebreo” è Frank London, eclettico musicista kletzmer, e lo “Zingaro” è Boban Markovic con la sua Orkestar. Poi, nel giugno 2007, dopo tre album, Roy Paci & Aretuska ultimano “SUONOGLOBAL”, un disco in cui Roy raccoglie quanto seminato negli anni in qualità di trombettista, collaboratore e arrangiatore. Il singolo “Toda Joia Toda Beleza” diventa la colonna sonora dell’estate e apre a Roy e compagni le porte della grande notorietà. A celebrazione del 10° anniversario del progetto Roy Paci & Aretuska, nel novembre 2008 esce “BESTiario siciliano”. Parallelamente, Roy continua a dedicarsi a progetti speciali come Mondo Cane Orchestra, ambizioso omaggio alla canzone italiana degli anni Cinquanta e Sessanta. Nel maggio 2010 esce “LATINISTA” anticipato dal singolo “Bonjour Bahia” il nuovo album di inediti di Roy Paci & Aretuska. “LATINISTA”, pre-prodotto in Brasile, vede la partecipazione di alcuni artisti, in veste di co-autori, tra i quali Lorenzo “Jovanotti” (Bonjour Bahia), Caparezza (NoStress). Ospite anche Eugene Hutz dei Gogol Bordello nel brano “Il Segreto”. Nel giugno del 2012 esce il singolo “Fino alla fine del mondo” con la partecipazione di Clementino. Il 4 febbraio 2013 esce “Blaccahénze”, il nuovo album del progetto CorLeone, in cui Roy Paci ha coinvolto dei musicisti che hanno un’impronta musicale decisamente eterodossa, per ottenere un impatto spiazzante e non etichettabile. Le composizioni hanno volutamente un respiro universale grazie alle diverse tecniche d’improvvisazione non necessariamente jazzistiche. Il titolo prelevato dal dialetto di un paesino abruzzese – Montorio – sta a significare “casino”, “bordello”. Il 13 giugno 2014 esce “Italians Do It Better” il nuovo singolo di Roy Paci & Aretuska con la partecipazione di Saturnino e Dr. Ring Ding. Una riflessione sul periodo di crisi che il paese sta affrontando e sugli aspetti positivi dell’Italia che, nonostante tutto, non andrebbero mai dimenticati. “Roy Paci Aretuska All Stars Tour 2014” porta sul palco, oltre ai brani più recenti, il repertorio storico di Roy Paci & Aretuska rivisitato. Un sound rinnovato e impreziosito grazie all'introduzione dell'elettronica, a consolidare la potenza sempre espressa durante i live. Pochissimi gruppi italiani possono vantare tour così articolati e capillari e performance che riscuotono, non solo negli aficionados, sempre grandi entusiasmi.

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