Decibel, navighiamo a vista in un mare calmo

Al festival dopo 38 anni, "ma emozione la lasciamo per i live"

Claudia Fascia ROMA

"Continuiamo a navigare a vista, in un mare calmo". Quella dei ritrovati Decibel di Enrico Ruggeri, appena nominato insegnante di Musica Popolare al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, e' una storia ri-iniziata per caso: "abbiamo ricominciato a suonare insieme per divertirci qualche tempo fa, volevamo stampare un disco in una cinquantina di copie da dare agli amici e invece siamo finiti a produrre Noblesse Oblige l'anno scorso; volevamo mettere in agenda qualche live e abbiamo fatto un tour di oltre 40 date".

E non e' finita qui, perche' ora, dritto dritto dagli anni Settanta/Ottanta, il trio torna a Sanremo 38 anni dopo la prima volta (1980) (e con un paio di festival vinti da Ruggeri), con un omaggio a David Bowie, Lettera dal Duca, e un album di inediti dal titolo L'Anticristo, in uscita il 16 febbraio (Sony Music). "Il disco segna una continuita' con Noblesse Oblige, anche se forse c'e' piu' personalita'; si sente un sound compatto, lo stesso che riproporremo dal vivo", raccontano Ruggeri e i suoi due sodali, Silvio Capeccia e Fulvio Muzio che hanno realizzato un album che vuole essere anche una forte critica alla societa' di oggi, dominata da una regia occulta. "L'Anticristo e' il club ristretto di persone che sono al di sopra di tutto. Sono quelli che decidono che musica si deve ascoltare, che tv si deve guardare, con lo scopo di abbassare il livello di consapevolezza della gente. Riferimenti all'Italia? No, il nostro Paese e' solo una piccola bandiera in questo panorama". Concetto espresso chiaramente fin dalla copertina del disco, dove i tre compaiono nelle vesti di manager, dagli occhi da rettile e l'atteggiamento di chi manovra i destini dell'umanita' in maniera occulta, in un futuro apocalittico. Un disco che strizza l'occhio anche al mondo del cinema (il titolo del disco, come quello del brano Baby Jane).

Al festival ci sono finiti anche grazie alla presenza di Claudio Baglioni, come direttore artistico. "L'idea di un proboviro, di un musicista come lui, era certezza di garanzia e di riguardo per la musica. Credo - afferma Ruggeri - che sette o otto dei cantanti in gara, e tra questi metto i Decibel, non si sarebbero avvicinati al festival se ci fosse stata ancora l'eliminazione. Del resto la nostra non e' una canzone per niente facile, merita piu' ascolti". Un omaggio al Duca Bianco, da sempre uno dei riferimenti espliciti a livello musicale per i Decibel. "Bowie aleggiava su di noi quando abbiamo cominciato a scrivere, e la canzone e' arrivata in maniera spontanea, non ci abbiamo dovuto pensare troppo". Nella serata del venerdi', quella dei duetti, canteranno il brano insieme a Midge Ure, frontman degli Ultravox. "E' uno di noi, ha ispirato i nostri primi passi, e' nel nostro Dna musicale e non potevamo fare scelta migliore". Dopo il festival e dopo l'uscita del disco, il gruppo partira' dal 13 aprile per un tour nei teatri (13 aprile Senigallia (An), 14 aprile Torino, 26 aprile Pisa, 5 maggio Vicenza, 15 maggio Roma, 20 maggio Milano).

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