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PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
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Pnrr:presentato a Cosenza libro economista Raffaele Brancati

Iniziativa Confindustria. Amarelli: da Piano grandi opportunità

Redazione ANSA COSENZA

(ANSA) - COSENZA, 28 APR - Gli effetti della lunga coda della crisi pandemica ancora in atto impongono l'individuazione di nuove strategie da armonizzare con le importanti risorse rese disponibili che tendono a prospettare uno scenario diverso da quello vissuto negli ultimi venticinque anni. Dopo l'avvio del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, le politiche economiche e di sviluppo sembrano destinate a mutamenti radicali, con nuovi equilibri economici, ambientali e sociali, che impatteranno sul mondo della produzione.
    Da questa tesi, esposta nel volume "Ripresa e resilienza? Opportunità e insidie delle nuove politiche industriali" scritto dall'economista Raffaele Brancati, ha preso il via la discussione svoltasi nella sede di Confindustria Cosenza nel corso dell'iniziativa "Libri per lo sviluppo" in occasione della quale é stato fatto il punto sui temi, in continua evoluzione, che interessano il Pnrr e l'industria.
    Delle evoluzioni delle politiche pubbliche, degli scenari prospettati dal Pnrr e delle trasformazioni del sistema produttivo hanno parlato i relatori che sono intervenuti nel corso del dibattito, moderato dal direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda e presieduto dal numero uno degli industriali cosentini, Fortunato Amarelli, secondo il quale, "se da un lato esistono rischi e insidie, il Pnrr riserva dall'altro anche grandi opportunità. Occorre rimboccarsi le maniche - ha aggiunto il presidente Amarelli - ed evitare disfattismi.
    L'Italia dovrà cercare di riorganizzare le proprie filiere produttive e favorire forme di delocalizzazione e l'implementazione di nuove catene del valore".
    Di "piano poco conosciuto dalla pubblica opinione" in riferimento al Pnrr ha parlato la professoressa Rosanna Nisticò, ordinaria di Economia applicata dell'Università della Calabria, che ha sottolineato "i benefici che potrebbero trarne le imprese se davvero questo strumento diventasse una leva per lo sviluppo". Sulle interconnessioni tra innovazione, ricerca e internazionalizzazione si è incentrato l'intervento del presidente della sezione Terziario di Unindustria Calabria, Alfredo Fortunato, che ha fatto riferimento alla necessità di poter contare su un nuovo tessuto industriale. Argomento al quale ha fatto riferimento anche Gloria Tenuta, Cavaliere del lavoro e componente del Consiglio generale degli industriali calabresi, che ha sottolineato "le tante criticità che occorre affrontare in questo periodo, tra cui il caro energia. Pandemia e guerra, con tutte le drammatiche ripercussioni, tra cui l'inflazione - ha sostenuto Gloria Tenuta - rendono sempre più incerta la situazione economica di famiglie e imprese. Occorre fare perno sulla capacità delle imprese di generare ricchezza collettiva e stimolare le attività di governo in favore di azioni tese a fronteggiare con efficacia le difficoltà del momento".
    Il punto di vista della pubblica amministrazione é stato illustrato dal dirigente della Regione Francesco Venneri, che ha fatto riferimento al tema della programmazione dei fondi comunitari, sottolineando "la necessità di avere un dialogo sempre attivo tra il partenariato socioeconomico regionale e Bruxelles per una puntuale e più veloce messa a terra delle progettualità".
    "Se il Next generation Italia non sarà in grado di costruire un sistema industriale e di servizi intorno ai programmi di spesa - ha detto l'economista Raffaele Brancati, presidente del centro studi Met e che é stato allievo di Federico Caffè e Giorgio Fuà - non solo ridurrà i suoi effetti moltiplicativi, con una conseguente minore crescita economica, ma porterà a un vistoso aumento degli squilibri e delle diseguaglianze. La vera efficacia di politiche capaci di dialogare con la parte più consistente del tessuto produttivo nazionale - ha aggiunto Brancati - si concretizza anche nello sviluppo delle aree marginali, nella crescita dell'economia meridionale e nella distribuzione di redditi da lavoro più dignitosi".
    Nel corso del dibattito sono intervenuti anche la direttrice di Area imprese Calabria Intesa San Paolo, Caterina Trentinella, il consigliere di Confindustria Cosenza Demetrio Crucitti ed il presidente della sezione Energia e Ambiente di Unindustria Calabria, Crescenzo Pellegrino. (ANSA).
   

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