(ANSA) - CHIETI, 26 GEN - La Asl Lanciano Vasto Chieti punta
sul Pnrr per realizzare una serie di interventi nelle aree
interne per migliorare la vita, dopo anni di politiche sanitarie
tese ad accentrare ogni presidio di cura negli ospedali delle
maggiori aree urbane. Con gli interventi progettati nell'ambito
della Missione 6 Salute, il 71% delle strutture previste nascerà
nelle aree interne: si tratta di 11 Case di comunità sul totale
di 15 (73%) e 8 di queste andranno in aree periferiche e
ultraperiferiche, ovvero "le più disagiate tra le disagiate",
dove vivono 98.800 abitanti su una popolazione totale della
provincia di Chieti di poco più di 373 mila. I Comuni sono Villa
Santa Maria, Castiglione Messer Marino, Gissi, Atessa, Casoli,
Guardiagrele, San Vito Chietino e Casalbordino, oltre a Ortona,
Francavilla al Mare, Vasto, Lanciano, San Salvo, Chieti Città e
Scalo. Inoltre, sono stati individuati 13 Punti erogativi, dei
quali 9 nelle Aree interne, 6 di questi appartengono alle zone
periferiche e ultraperiferiche: si tratta di Lama dei Peligni,
Pizzoferrato, Torricella Peligna, Palena, Carunchio,
Tornareccio, a cui si aggiungono Miglianico, S. Giovanni
Teatino, Tollo, Orsogna, Bucchianico, Fossacesia e Paglieta.
Il piano prevede anche 6 ospedali di comunità, di cui 4 nelle
aree interne ovvero Casoli, Gissi, Guardiagrele, Atessa, Chieti
e San Salvo. Quattro le Centrali operative territoriali, a
Casoli, Lanciano, Chieti e San Salvo. Si tratta di strutture che
svolgono una funzione di coordinamento della presa in carico
della persona e raccordo tra servizi e professionisti al fine di
assicurare continuità, accessibilità e integrazione
dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria.
"Abbiamo compiuto scelte precise e ponderate - sottolinea il
direttore generale dell'Asl Thomas Schael - ben consapevoli
della desertificazione sanitaria sofferta da sempre dai comuni
dell'entroterra, penalizzati nell'accesso ai luoghi e alle
opportunità di cura. Il Pnrr ci ha offerto una grande
opportunità, che la nostra Azienda ha colto guardando ai bisogni
reali dei territori, con l'idea di riequilibrare davvero una
rete di servizi storicamente sbilanciati sugli ospedali e sulle
città dell'area costiera. La mappa che abbiamo disegnato va
nella direzione auspicata da Cittadinanzattiva, che proprio in
questi giorni ha posto l'accento sui deserti che affliggono il
Paese in termini di servizi per la salute e sulla necessità di
investire risorse sulle aree interne. A fine marzo scadono i
termini per la presentazione dei progetti per le Case di
comunità da parte dei tecnici incaricati, cui seguirà la gara
per l'affidamento dei lavori. Si corre, per stare nei tempi e
non perdere neanche un centesimo dei fondi a disposizione".
(ANSA).
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