(ANSA) - NAPOLI, 04 APR - Nel lavoro femminile "il tasso di
occupazione è alto nelle Regioni in cui funzionano gli asili
nido e il supporto anziani. Su questo è determinante la sfida
del Pnrr sull'infrastrutture sociale. Il rischio che vedo è che
queste infrastrutture si facciano ancora dove ce n'è meno
bisogno, perché le amministrazioni che funzionano meglio sono
quelle che hanno già fatto questo. Così finisce per piovere sul
bagnato, mentre in realtà dove c'è più bisogno del lavoro per le
donne si rischia di cedere". Lo ha detto il ministro del Lavoro
e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, al XII Congresso
della Fit-Cisl Nazionale iniziato oggi a Sorrento (Napoli).
"Nei prossimi giorni - ha spiegato Orlando sulla politica
del lavoro per donne e giovani - chiameremo alla riunione un
tavolo con le organizzazioni datoriali e sindacali per capire le
filiere con carenza della manodopera, per costruire corsie
preferenziale e una direzione nazionale dei percorsi formativi.
Ma anche fare qualcosa per rompere una formazione che spesso è
pensata per i formatori più che per la domanda a cui rispondere
sul mercato del lavoro. Pensiamo a tutto questo su tre-quattro
progetti nazionali che, in accordo con le Regioni, possano
colmare lacune sul lavoro. C'è già una decontribuzione per
giovani e donne, è stata introdotta una clausola nel Pnrr per le
aziende che hanno il 30% di giovani e donne, nel codice appalti
ci sono premialità per imprese che rispettano queste condizioni.
Poi sui giovani resta il tema della formazione. Abbiamo giovani
che non cercano lavoro, altri che studiano sapendo che non
troveranno lavoro".
Orlando ha parlato anche del settore dell'e-commerce: "ho
fatto un tavolo sulla logistica con i datori, i sindacati e le
associazioni sul controllo per avere informazioni, per poter
analizzare lo sfruttamento del lavoro nel settore. Servono
regole nuove. Io sono stato dal commissario Ue, cercando di
capire le regole sui lavoratori e l'ho fatta trascrivere dal
legislativo del mio ministero come proposta come legge. Ha avuto
un primo consenso ma ora una frenata nelle ultime settimane. Ma
io so che non si va in altre direzioni nè accettare che
l'algoritmo sostituisca il contratto privando di garanzie
essenziali i lavoratori". (ANSA).