(ANSA) - TOKYO, 30 LUG - Suo padre era un appassionato di
calcio, come tantissimi brasiliani, e un ammiratore di 'Spillo'
Altobelli, campione del mondo 1982 con l'Italia. Così suo figlio
si chiama proprio così, Altobelli Silva, ed è uno specialista
dei 3000 siepi che a Rio 2016 è riuscito ad arrivare in finale.
Questa volta, a Tokyo, non ce l'ha fatta, piazzandosi soltanto
decimo nella sua batteria. "Sto malissimo, solo io so i
sacrifici che ho fatto per arrivare fin qui - le sue parole dopo
la gara -. Non mi sono mai allenato come in questo ultimo anno,
non mi sono concesso distrazioni, mai andato a una festa, eppure
sono fuori e non ho spiegazioni. Più ci penso, e più mi viene da
piangere".
Ma forse c'è una spiegazione: l'Altobelli brasiliano nei
giorni scorsi si era più volte lamentato sui social perché altri
atleti del suo paese, nelle stanze riservate alla loro
delegazione, ascoltavano la musica a un volume sempre troppo
alto e non lo facevano dormire. Da qui le sue proteste,
evidentemente inascoltate. (ANSA).