Commercio estero: Auricchio, camere interlocutori imprese

(ANSA) - TRENTO, 22 OTT - "Presenteremo una ricerca, a cura dell'ufficio studi di Assocamerestero, in cui si evince che le Camere di commercio italiane all'estero sono un interlocutore affidabile per gli imprenditori, perché le aziende italiane hanno fatto i loro bilanci grazie alle esportazioni.

Diversamente avrebbero chiuso e probabilmente anche il Paese ne avrebbe subito le conseguenze". Ad annunciarlo è stato il presidente di Assocamerestero, Gian Domenico Auricchio, nella giornata di apertura della 25/a convention mondiale delle Camere di commercio italiane all'estero, oggi a Riva del Garda, in Trentino.

"L'Italia esporta prodotti alimentari, macchinari industriali, moda e design - ha spiegato - e c'è la voglia di made in Italy, perché siamo bravi a trasformare, siamo bravi a fare nuovi prodotti. Spero che il premier, Matteo Renzi, e il Governo capiscano sempre di più che queste 77 camere di commercio all'estero rappresentano qualcosa che non avremmo diversamente, perché sono delle piattaforme estere che conoscono in maniera approfondita il territorio dove si trovano".

"Ci sono qui presidenti, imprenditori a loro volta, che nel loro territorio vivono da trent'anni - ha proseguito - ed è una scala temporale che fa la differenza per un imprenditore che voglia aprirsi a un nuovo mercato. Auspico che il Governo li utilizzi - ha sottolineato - e ben venga l'Ice per fare la promozione come unico contenitore, ma non si disperda l'attenzione di queste associazioni private, perché nessuna altra struttura può conoscere un territorio estero come loro".

"Mi auguro - ha concluso Auricchio - che la riforma delle Camere di commercio italiane, che prevede la riduzione da 105 a 60 enti, non faccia perdere il legame con il territorio, perché solo le Camere di commercio conoscono le aziende piccole e piccolissime del loro territorio". (ANSA).